Oristano, 45 detenuti a Massama scrivono al Ministero Inattuate le richieste del Garante nazionale
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Le richieste per il garante sarebbero rimaste sulla carta e 45 detenuti del carcere di Massama hanno scritto al Ministero, preannunciando nuove proteste.
Hanno denunciato l'assenza delle iniziative finalizzate a migliorare le loro condizioni di vita quotidiane all'interno della struttura.
A farsi portavoce della protesta è stata Maria Grazia Caligaris, presidente dell'Associazione Socialismo, diritti riforme.
Secondo i detenuti a Massama manca tutto per poter scontare una pena dignitosa di lunga durata, così come, nonostante le promesse tutto è come prima.
Nel carcere di Massama - conferma Maria Grazia Caligaris - convivono 284 detenuti, quasi tutti di altre regioni, e in regime di alta sicurezza, per 260 posti.
Si tratta prevalentemente di ergastolani che, nel rispetto della legge sull'ordinamento penitenziario, dovrebbero poter disporre di una cella singola e di un lavoro.
Il maggior disagio è legato alla difficoltà di avere un dialogo costante con il direttore. Pierluigi Farci, infatti, dirige anche Is Arenas e ricopre il ruolo di vice provveditore.
I detenuti denunciano un clima di tensione, annunciano un ulteriore inasprimento delle proteste, come rifiutare quel po' di lavoro, la scuola, qualora non vengano assunte iniziative per migliorare le loro condizioni.