Una corrente elettrica di tensione superiore rispetto a quella delle utenze domestiche.

E durante la notte in una cinquantina di case della parte bassa del centro abitato di Masullas è successo il finimondo: impianti elettrici, caldaie e frigoriferi fuori uso.

I cittadini sono arrabbiati con l'Enel e pretendono di essere risarciti. Ma l'Enel ha assicurato: già avviato l'iter per i risarcimenti. Il sindaco Mansueto Siuni ha raccontato: "Nel tardo pomeriggio è mancata la luce nella parte bassa di Masullas per un problema nella cabina del palo elettrico vicino all'ex depuratore, più volte segnalato ma mai risolto.

Gli operai dell'Enel hanno collegato un gruppo elettrogeno alla cabina. Dopo le 23 è stata reimmessa la corrente in rete ma la tensione non era corretta". Il risultato?

Danni in almeno 50 case nelle vie Tuveri, Trieste, Mazzini e Verdi. Sul posto i vigili del fuoco di Ales ed i carabinieri di Mogoro. Il primo cittadino ha ricevuto in municipio i cittadini infuriati.

E poi ha scritto all'Enel: "E' un preavviso di richiesta danni dei masullesi. Risolvete una volta per tutte il problema della cabina". "E-distribuzione", società del gruppo Enel che gestisce reti di media e bassa tensione, ha ammesso: "Problema dipeso da noi.

C'è una procedura per eventuali risarcimenti con un iter già in corso. Nessun contenzioso. I clienti interessati possono contattarci certificando danni subiti e spese sostenute".
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