La carenza di medici di base nel distretto socio-sanitario di Ales-Terralba è ormai una vera emergenza. A denunciarlo con forza è il presidente del distretto, Checco Mereu, che ha scritto una lettera all'assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi per chiedere interventi immediati.

Negli ultimi anni il territorio ha perso dieci medici a causa di pensionamenti o mobilità, lasciando scoperti circa diecimila cittadini. «Non possiamo permettere che intere comunità restino senza assistenza primaria – sottolinea Mereu - la medicina di base è il primo presidio di salute e va difeso con ogni mezzo».

Il presidente richiama la legge 21 che autorizza lo stanziamento di risorse per la medicina generale, e la delibera dello scorso giugno che ha destinato fondi alle aziende socio-sanitarie per progetti di assistenza primaria e continuità assistenziale. Progetti che, nel caso della Asl 5 di Oristano, hanno permesso di attivare gli ambulatori straordinari di continuità territoriale Ascot, garantendo un minimo di prime cure nelle sedi vacanti. Due medici in pensione hanno aderito al progetto, prestando servizio ad Arborea e Terralba, ma l'aumento degli ambulatori non è stato accompagnato da un adeguato incremento del personale.

«Gli Ascot hanno rappresentato un'ancora di salvezza - scrive Mereu - ma senza nuovi medici rischiamo di non reggere l'urto dei prossimi pensionamenti».

Ora, però, il distretto chiede garanzie per il futuro. «Chiediamo alla Regione di rinnovare i finanziamenti anche per il 2026 – ha ribadito Mereu – e di potenziare gli Ascot già operativi, aggiungendo ulteriori medici per coprire i turni e fronteggiare le uscite per raggiunti limiti di età».

«Le nostre comunità hanno diritto a un'assistenza sanitaria stabile e continua - conclude Mereu - non possiamo più aspettare, servono decisioni rapide e coraggiose».

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