Ghilarza, accuse di Legacoop al Comune per vicenda della Casa di riposo
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Una situazione gestita male dal Comune quella che ha portato ai problemi della casa di riposo. E' quanto sostengono le cooperative sociali di Legacoop, che gestiscono quasi la totalità delle strutture residenziali per anziani del territorio.
"Le cooperative si sono riunite per un urgente momento di confronto sulla situazione di vero e proprio corto circuito generatosi a seguito delle procedure per l'affidamento della gestione della comunità alloggio di Ghilarza", si legge in una nota a firma del presidente Gabriele Chessa.
"Siamo amareggiati e preoccupati - prosegue Chessa - per la delicata situazione degli anziani ospitati e dei lavoratori della Comunità alloggio di Ghilarza. Ma questo era un corto circuito annunciato e pertanto evitabile. Certi che in queste situazioni sia opportuno confrontarsi per individuare appropriate soluzioni che soddisfino le esigenze di tutti, nei mesi scorsi abbiamo più volte segnalato la improcrastinabile necessità di poter approfondire e ridiscutere alcune scelte che l'Amministrazione di Ghilarza stava accingendosi a compiere, per valutare assieme gli eventuali correttivi da apportare. Questo confronto non è avvenuto ma anzi si è arrivati a pubblicare una procedura che affidava la gestione di un servizio così delicato, e quindi mettendo nel conto anche un possibile cambio di gestione, addirittura per soli tre mesi".
E Chessa aggiunge: " Nei giorni scorsi, da più parti, sono giunti inviti ad adoperarci per contribuire a risolvere la situazione. Siamo disponibili a patto che le condizioni siano sostenibili".
Il sindaco Alessandro Defrassu replica così: "Abbiamo sempre parlato con la cooperativa che gestiva il servizio ma l'unica prospettiva che ci veniva data era quello dell'aumento della base d'asta. L'unico modo sarebbe stato aumentare la retta degli utenti, oggi fissata in 1.540 euro mensili, con evidenti disagi per chi ha meno possibilità economiche e la quasi certezza che il numero degli ospiti sarebbe continuato a diminuire".
"Dai confronti di queste settimane con i rappresentanti di alcune cooperative si è potuto prendere atto che una riorganizzazione del servizio adeguato al numero degli ospiti presenti in struttura avrebbe consentito di ottenere un risparmio e poter rientrare nella base d'asta. Il dialogo chiesto era basato sull'aumento delle rette".