Passaggio storico per Ghilarza e la Sardegna intera.

Ieri pomeriggio il Senato ha approvato a larga maggioranza (161 voti a favore, 27 contrari e 31 astenuti) la legge che istituisce la Casa museo Antonio Gramsci di Ghilarza Monumento nazionale.

Era stata la deputata del Pd Caterina Pes a firmare per prima la proposta di legge. "Sono molto felice, mi sono commossa - afferma la Pes concluso da pochi minuti il voto al Senato - . Ghilarza entra definitivamente nel paesaggio gramsciano. Adesso sta a noi essere all'altezza di questo monumento nazionale che abbiamo a casa".

E aggiunge subito: "Il riconoscimento dato oggi in via definitiva dal Parlamento credo rappresenti il giusto tributo alla memoria del primo tra gli antifascisti. La Casa Gramsci è un luogo di memoria, di storia, nel quale le vicende personali ed esistenziali di Antonio Gramsci si intrecciano, negli anni della sua formazione, con quelli della storia del nostro Paese. Questo Parlamento deve al Paese la memoria storica di Gramsci,lo deve al deputato sardo che fu ingiustamente arrestato dai fascisti".

La proposta, passata alla Camera lo scorso aprile, aveva ottenuto l'ok della Commissione Cultura lo scorso 14 settembre. Dopo aver ringraziato i colleghi della Camera, la parlamentare sarda ha rivolto il suo ringraziamento al capogruppo del Pd al Senato Zanda, il relatore Martini e a tutti i senatori che hanno garantito un iter veloce. Secondo la deputata si tratta di un riconoscimento anche al pensiero e alle opere del filosofo e giornalista sardo: "Gramsci è l'italiano più letto e conosciuto al mondo dopo Dante. Con la Sardegna e con le sue radici mantenne sempre un legame importante, e non solo per motivi affettivi. Le opere di un intellettuale di questo calibro devono far parte della storia civile del nostro Paese e della cultura internazionale. Si tratta qui di fare dei luoghi dove sono nati i più grandi, un posto dove si possa tramandarne la storia e la lezione ai posteri", conclude Caterina Pes.
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