Più che una richiesta è una supplica.

"Se da Roma non ci concedono di entrare in acqua per noi è la fine. Chiediamo solo di lavorare, di poter sfamare le famiglie. Vorremo anche noi trascorrere un Natale felice, con il pane in tavola".

La voce è quella dei ricciai di Cabras, in tutto una cinquantina.

I pescatori non accettano che il ministero dell'Ambiente quest'anno abbia deciso di vietare la pesca dei ricci all'interno dell'Area marina protetta del Sinis a causa dei pochi esemplari rimasti nei fondali.

Per questo chiedono la riapertura della riserva ma con quote di pesca ridotte rispetto a quelle dello scorso anno.
© Riproduzione riservata