Ammontano a cinque milioni e duecentomila euro le risorse stanziate dall''Ente di Governo dell'Ambito della Sardegna, che ha approvato il nuovo progetto esecutivo per l'adeguamento del depuratore consortile di Bosa, intervento che interessa anche i territori di Magomadas e Tresnuraghes. L'opera rappresenta un ulteriore passo nel percorso di miglioramento del servizio idrico integrato nell'area, predisposta dal gestore Abbanoa, è finanziata da Egas nell'ambito del Programma Fesr 2021-2027 e con una quota residua a valere sul Piano di Sviluppo e Coesione Sardegna.

«Un intervento che risponde alle esigenze del territorio rispettando la sostenibilità ambientale a tutela delle zone naturalistiche e della qualità di vita delle nostre comunità- evidenziano il sindaco Alfonso Marras e il vicesindaco Federico Ledda. Quando le istituzioni collaborano per il bene comune si ottengono risultati concreti e tangibili a vantaggio del territorio». Il progetto introduce una serie di interventi coordinati che riguardano sia la linea delle acque sia quella dei fanghi, con l'obiettivo di elevare in modo sostanziale l'efficienza dell'impianto e di garantire la qualità della depurazione anche nei periodi di forte presenza turistica. L'impianto sarà in grado di trattare i reflui di una popolazione equivalente stimata in oltre 26mila persone nella stagione estiva, assicurando il pieno rispetto dei limiti previsti dalla normativa.

«L'approvazione di questo progetto rappresenta un ulteriore passo avanti verso una gestione del servizio idrico sempre più moderna ed efficiente- sottolinea il presidente di Egas Fabio Albieri- considerato che l'intervento sul depuratore di Bosa non solo risponde alle esigenze attuali del territorio, ma anticipa le sfide future legate alla sostenibilità, alla tutela dell'ambiente e alla qualità della vita delle comunità locali. Questo investimento conferma la volontà di continuare a programmare e realizzare opere strategiche per la Sardegna».

Il progetto interviene inoltre sulla sistemazione generale dell'impianto, migliorando la viabilità interna, la raccolta delle acque meteoriche e l'illuminazione, e includendo opere di mitigazione ambientale come l'estensione delle schermature vegetali e l'installazione di dispositivi dedicati alla riduzione dei miasmi. Anche la gestione dei fanghi sarà profondamente rinnovata, con soluzioni che permettono di ridurre i volumi prodotti e di migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori. Questi interventi renderanno l'area più ordinata, fruibile e meglio integrata nel contesto paesaggistico.

© Riproduzione riservata