Neppure il tempo di dare il via alla esercitazione “ExeBosa 2025” e  inaugurare la sala operativa, che sulle problematiche legate alla  Protezione Civile, i gruppi di opposizione  chiedono le dimissioni del vice sindaco Federico Ledda,  titolare della delega.

I capigruppo Alessandro Campus ed Angelo Masala, esprimono infatti forti critiche  sulla gestione politica  delle procedure attuate dopo l'inondazione dell’agosto 2024.

«La Protezione Civile - denunciano i due consiglieri - ha rigettato  e respinto la domanda del Comune rispetto alla richiesta di accesso ai ristori per un importo di  522 mila euro, per il ripristino dei beni pubblici compromessi durante l’evento del classificato come calamità naturale. L’unico motivo del rigetto a è stato il fatto che la Regione ha ritenuto la non ammissibilità dell’istanza in ragione del termine tardivo di trasmissione. La conseguenza è  che l'aver presentato con grave e inspiegabile ritardo la domanda di accesso ai ristori, ha determinato la  impossibilità di poter disporre dell'ingente somma di oltre mezzo milione di euro. Somma destinata al  ripristino di  strade, cunette, canali ed allontanamento dei  detriti.

«Questo fatto – aggiungono Campus e Masala-  deve far riflettere rispetto alla responsabilità di chi aveva l'onere di verificare il corretto andamento della procedure, in primis l'assessore competente Federico Ledda, che dovrebbe valutare seriamente l'ipotesi delle dimissioni visto quanto accaduto».

Ma nel giorno del taglio del nastro della sala protezione civile, i gruppi di opposizione criticano pure questa eccessiva enfasi.

«La  sbandierata inaugurazione del centro  operativo Coc - evidenziano- alla presenza di alte figure politiche nazionali, appare quanto mai intempestiva quando si pensa che la stessa da tanto tempo è in uso da parte dell'amministrazione per i più svariati motivi, oltre al fatto paradossale che la stessa sia stata pesantemente  inondata da acque meteoriche proprio in occasione degli eventi dello scorso agosto».

«Si  manifesta invece  apprezzamento – osservano  Campus e Masala- rispetto all'iniziativa con la quale si sta procedendo alla concessione in favore della Cri dei locali storici di Bosa Marina, il cui procedimento dovrà essere ratificato con apposita convenzione tra l'amministrazione e la associazione».

Chiamato in causa il vice sindaco Federico Ledda si difende e contrattacca.  «I consiglieri Campus e Masala, come sempre, o leggono male o non sanno leggere i documenti , così come  le richieste di  dimissioni facili sono in  uso a  quelli che parlano. Nello specifico seppure la trasmissione sia stata fatta in ritardo per problemi tecnici, la Protezione Civile ha comunicato di procedere con le istanze».

Quella sulla viabilità è stata dichiarata inammissibile in quanto  i danni  delle strade sono stati ritenuti  non legati all’alluvione. Le altre regolarmente – ricorda- ammesse. «La pratica  - aggiunge il vice sindaco-  è ancora in istruttoria, come confermano i funzionari della Protezione Civile. Anche nel 2020 – sottolinea Ledda- è successo lo stesso, con un intervento di rifacimento di un collettore in via Buozzi  dichiarato ammissibile».

           

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