Bosa, dal prossimo anno scolastico gli studenti delle medie tutti in una scuola
Si sono conclusi gli interventi di riqualificazione e pertanto la scuola è pronta per ospitare gli studentiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sin dall’ormai imminente avvio dell’anno scolastico 2024-25, tutti gli alunni frequentanti le scuole medie bosane non saranno più divisi in due plessi scolastici ma frequenteranno nel caseggiato di via Giovanni XXIII. L’assessore ai lavori pubblici Federico Ledda comunica che si sono conclusi gli interventi di riqualificazione e pertanto la scuola è pronta per ospitare gli studenti. «Per i lavori – evidenzia Ledda - sono stati spesi complessivamente 370mila euro».
L'assessora alla Pubblica Istruzione Maura Marongiu conferma invece che «sono in fase di trasferimento dalla sede di viale Alghero gli arredi e le lavagne multimediali». Nel vecchio edificio, come anche messo in luce nello scorso mese di luglio con una interrogazione dai consiglieri di minoranza Alessandro Campus e Cristina Cacciapaglia del gruppo “Bosa cambia Bosa”, esisteva una situazione di assoluto degrado, denunciata anche attraverso una nutrita rassegna fotografica curata da Gianni Papi. I consiglieri avevano messo in luce «l’estrema trascuratezza in cui versano le pertinenze, spazi esterni e campetti, palesemente incompatibili con il proficuo funzionamento e la sicurezza di una scuola».
E sempre in tema di edilizia scolastica di pertinenza dell’amministrazione comunale, è confermato che sempre per il prossimo anno scolastico, i bambini che frequenteranno la scuola dell’infanzia “Rodari” (in passato anno gli iscritti erano 40), potranno contare su una struttura decisamente rinnovata e più funzionale. Si sono infatti anche in questo caso conclusi i lavori di ristrutturazione del caseggiato ubicato nel quartiere di Santa Caterina.
«L'intervento - ricorda l’assessore Federico Ledda - era stato finanziato dal ministero dell'Interno e, compresa la progettazione, sono stati spesi complessivamente 400mila euro grazie ai fondi del Pnrr. Le opere – aggiunge Ledda - prevedevano l'adeguamento degli ambienti interni, il rifacimento degli impianti idrici e fognari, la sistemazione delle facciate. E ancora le coperture e le canalizzazioni delle acque, le manutenzione degli impianti termici». I lavori hanno preso il via un anno fa e sono stati consegnati recentemente.