Bosa, braccio di ferro fra Comune e Poste Italiane per l’apertura pomeridiana
Bocciata la richiesta del sindaco Marras, che assicura: «Non mi fermo»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sulla richiesta di riapertura dell’ufficio postale al pomeriggio, tra il sindaco Alfonso Marras e Poste Italiane si va al braccio di ferro.
Il primo cittadino ha infatti ricevuto una prima risposta negativa. «Non mi fermo», assicura però lui manifestando contrarietà per la comunicazione avuta alla sua lettera di agosto. Marras, e con lui tutta l’amministrazione comunale non intendono però arrendersi. «Non possiamo accettare che l’ufficio postale resti chiuso il pomeriggio. Andremo avanti con la nostra richiesta percorrendo ogni strada possibile», afferma il primo cittadino.
Il diniego di è arrivato nei giorni scorsi al termine di un colloquio avuto in videoconferenza. Gli stessi dirigenti hanno spiegato che in base ai loro dati l’apertura dell’ufficio non è necessaria, e si sono riservati di fare ulteriori valutazioni in futuro.
«Non ritengo convincenti le argomentazioni- spiega Marras- e continuo a ribadire che ogni giorno si formano lunghe code, con attese anche di una o due ore. Considerato inoltre che tra i disservizi più evidenti crea molto malcontento il ritardo sistematico nel recapito a domicilio di raccomandate, bollette, posta ordinaria e pacchi – sottolinea Marras- si ridurrebbero di molto le file per le normali operazioni finanziarie, spedizione, di raccomandate e il ritiro di pacchi, posta, spid e tutti i servizi erogati anche per il Comune».