"Barbarighinu sentiero dei banditi", l’escursione a Scano Montiferro
L’appuntamento è per domenica 16 novembrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Conto alla rovescia per l’escursione Barbarighinu che chiude quest’annata 2025, stagione ricca di visitatori che hanno apprezzato la qualità della proposta culturale e turistica dell’associazione omonima che organizza. Domenica 16 in programma il trekking attraverso l’antico vulcano del Montiferru, pronto a incantare con i suoi scrigni ambientali, la flora e la fauna endemiche e le affascinanti storie dei banditi che qui imperversavano secoli or sono.
Barbarighinu, il sentiero dei banditi è il trekking storico-naturalistico nelle montagne di Scano: da dieci anni ormai è un viaggio nella natura involata che scuote l’anima tra storia e leggenda per godere delle bellezze naturalistiche senza tempo: spelonche, radure, boschi plurisecolari come l’impenetrabile sa Roda Manna, quindi animali selvatici cervi, mufloni e cinghiali che qui hanno eretto la loro dimora. Tanti gli appassionati della montagna che hanno calcato i sentieri e le mulattiere che secoli fa erano battuti da spregiudicati e feroci briganti, e dai pastori erranti che praticavano la pastorizia nomade. Cinque le tappe del trekking per 8 chilometri di agevole passeggiata, della durata di 6 ore circa, per farsi rapire dalle bellezze della montagna scanese: durante il tragitto, ad ogni sosta, i leggendari racconti della montagna, le bardane dei banditi rievocate con documenti storici d'archivio.
A Natale poi Barbarighinu si sposta nelle suggestive vie del centro storico di Scano, teatro secoli fa di certame e di conflitti a fuoco tra le forze armate regie e i banditi montiferrini. L'evento è oragnizzato dall’associazione culturale Barbarighinu con il patrocinio del Comune di Scano.
Programma domenica 16 novembre: partenza alle 9 verso Leari, antico villaggio tardo-nuragico; prima tappa la sorgente de su Laccheddu Biancu, area ristoro dove sgorga un’acqua cristallina. Terminata la salita si discende per sa Roca de Pedras Nieddas, promontorio nereggiante di rocce basaltiche, dove sorgono rari esemplari d’acero. Quindi arrivo nella scenografica sa Roca Traessa, un dicco vulcanico a 800 metri d'altitudine, dove sorge su suile de sas Portas, dove si fa la sosta per il pranzo, vicino ad alcune capanne in pietra di origine medioevale. L’ultima tappa prima del rientro a Scano Montiferru a sa Roca de s’Òmine, un'arcana rupe che ricorda sembianze umane.
