Baratili San Pietro, passeggini vuoti in protesta contro la mancanza di pediatra
Sarà il 9 dicembre davanti all’ex cantina MadauPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sarà un’invasione di passeggini vuoti, un modo per gridare che soprattutto ai bambini non deve essere negata l’assistenza sanitaria. Il prossimo 9 dicembre, a Baratili San Pietro, si riuniranno in tarda mattinata tutti i sindaci del distretto sanitario di Oristano.
Compresi quelli dei 24 Comuni che fanno parte dell’ambito 2, rimasti esclusi dall’assegnazione della nuova pediatra, Gaia Serrau. Ecco perché tante famiglie del territorio hanno deciso di far sentire la loro voce e manifestare tutta la loro preoccupazione con l'iniziativa dal titolo “Passeggini vuoti, senza cura non c'è infanzia”.
Fuori dall’ex Cantina Madau, luogo dove è previsto l’incontro, saranno posizionati i passeggini e sopra verrà messo un foglio con gli slogan della protesta.
Ognuno ne potrà portare fino a tre. Un presidio che si terrà quindi all'esterno durante la riunione che molto probabilmente sarà a porte chiuse.
Alla protesta possono partecipare tutti, non solo i genitori dei bambini rimasti senza assistenza sanitaria ma anche nonni e zii, da tutti i comuni del distretto. Verrà ricordato ancora una volta che in tanti nei giorni scorsi speravano di avere finalmente l’assistenza di base per i loro bambini, poi però è arrivata la brutta sorpresa. Hanno potuto scegliere il nuovo medico solo i residenti dell’Ambito territoriale 1, che comprende i Comuni di Cabras, Oristano, Palmas Arborea, Santa Giusta, Siamanna, Siapiccia, Simaxis e Villaurbana.
Anna, residente a Baratili e organizzatrice della manifestazione, ha due bambini rimasti senza pediatra dallo scorso 26 settembre: «Tutto questo è assurdo. Tante volte mi sono dovuta rivolgere al Pronto Soccorso dell'ospedale con tutti i disagi del caso. Anche i più piccoli infatti, prima di salire in pediatria, devono fare il triage, quindi stare diverso tempo nella stessa sala dove attendono tutti i pazienti. Il primo dicembre alla Asl sono arrivate famiglie da paesi lontani come Bonarcado, Samugheo, Ghilarza e Nughedu per poi scoprire che il nuovo medico era solo per alcune zone. La fila era lunga già alle sette del mattino. Il prossimo novedicembre dobbiamo essere in tantissimi, ora basta. Chiediamo di partecipare alla manifestazione anche i pediatri attualmente in servizio nei vari ambulatori e quelli che invece lavorano al San Martino che, ogni giorno, devono accudire chi è senza dottore».
Alessio, padre di due bambini, anche lui organizzatore della manifestazione: «A quanto pare la salute dei più piccoli in provincia di Oristano è cosa di poco conto. Siamo delusi, spaventati e arrabbiati. Il nove dobbiamo essere tanti, dobbiamo guardare in faccia i sindaci, sono loro i responsabili della salute dei cittadini. Sono loro che devono trovare una soluzione. Si parla di spopolamento e poi ci tolgono la cosa più importante, l'assistenza sanitaria. Non possiamo continuare ad occupare il pronto soccorso pediatrico».
Dal primo di gennaio fino a metà novembre al pronto soccorso pediatrico sono stati registrati 3.936 accessi: 12 bambini di media al giorno. Ma non solo: Il dato ufficiale dell’Asl 5 è disarmante: su 13 pediatri in “organico” ne conta meno della metà: 6. Tre operano nel distretto di Oristano, il più numeroso, 2 a Ales-Terralba e 1 a Ghilarza-Bosa.
