Una vecchia batteria finita fra i rifiuti ingombranti. Potrebbe essere questa la causa dell’incendio che ieri notte ha devastato una parte dell’impianto di compostaggio di Masangionis, nel territorio di Arborea. I danni sono stati ingenti, il servizio di ritiro degli ingombranti viene sospeso una settimana per consentire di sistemare il capannone.

L’allarme è scattato nella tarda serata di ieri quando il fuoco ha iniziato a prendere vigore fra vecchi materassi e altri elettrodomestici accatastati. Immediato l’intervento della squadra antincendio dell’impianto, gestito dal Consorzio industriale di Oristano, che senza perdere tempo hanno cercato di contenere le fiamme fino all’arrivo dei vigili del fuoco evitando che si propagassero al resto dell’impianto.

Le squadre dei pompieri hanno lavorato per oltre quattro ore per domare completamente l’incendio e mettere in sicurezza l’area. Oggi sono proseguite le operazioni di bonifica, il capannone è stato sgomberato e gli operai hanno portato nel piazzale esterno i materiali bruciati che adesso dovranno essere caratterizzati di nuovo e poi smaltiti. In corso anche verifiche sulla struttura. 

«Verosimilmente l’innesco è partito da solo per la presenza di qualche batteria o un razzo di segnalazione che erano stati conferiti in modo irregolare – ha spiegato il direttore Marcello Siddu – spesso troviamo componenti simili fra i rifiuti». Materiali simili in realtà hanno circuiti di conferimento ben definiti e riservati ai rifiuti pericolosi e infiammabili. «Il servizio degli ingombranti sarà sospeso per una settimana – aggiunge Siddu – il temo necessario per sistemare e riorganizzare la parte dell’impianto in cui si è verificato il rogo». 

Nella struttura di Masangionis anche in passato c’erano stati due incendi

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