Per la Procura della Repubblica di Oristano quei lavori di adeguamento in una casa al mare a Putzu Idu sono un abuso edilizio.

E questa mattina il pubblico ministero Marco Ulzega ha chiesto la condanna a due anni per Vincenzo Caria, ex dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di San Vero Milis accusato di abuso d'ufficio.

Per gli altri imputati Pinuccio Gallisai, tecnico comunale e i proprietari degli immobili, Costantino Sanna, Maria Cristina Tiana, Filippo Manca e Teresina Crobe accusati di abuso edilizio è stata chiesta una pena di sei mesi e una multa da 40mila euro.

Gli avvocati difensori Roberto Salaris, Marcello Sequi, Alessandra Etzo e Piero Franceschi hanno chiesto l'assoluzione e il collegio dei giudici, presieduto da Francesco Mameli, ha rinviato al 30 novembre per la sentenza.

La vicenda risale a due anni fa: dopo alcuni controlli sarebbe emerso che in seguito a lavori di ristrutturazione, la casa al mare venne divisa in due abitazioni separate.

Per l'accusa i lavori sarebbero stati eseguiti in contrasto con le norme edilizie perché l'autorizzazione paesaggistica non può essere rilasciata dal tecnico comunale.

I difensori hanno evidenziato come l'autorizzazione fosse stata rilasciata precedentemente dagli uffici e avesse una validità di cinque anni.
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