Abbasanta: accoglienza per 23 migranti somali tutti minorenni
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Situazione surreale ieri ad Abbasanta.
Un gruppo di 23 giovanissimi somali, tutti minorenni, sono arrivati nella cittadina del Guilcier all'alba.
Fanno parte del gruppo di migranti arrivati con l'ultimo sbarco nell'Isola lunedì mattina.
Infreddoliti, debilitati e spaesati sono stati accolti dalla comunità abbasantese che subito, tramite parrocchia e Comune, si è attivata per procurare ai ragazzi abiti e cibo.
Sono stati trovati scalzi, alcuni in pantaloncini e maglietta, altri ancora avvolti nelle coperte termiche fornite dopo lo sbarco.
E non è la prima volta che Abbasanta si trova a vivere situazioni del genere.
E' successo a giugno e a dicembre.
Dopo una lunga giornata nella tarda serata di ieri sono stati accompagnati da un bus noleggiato dal Comune di Abbasanta a Sarule, nell'agriturismo a cui erano stati destinati dopo lo sbarco.
Uno di loro è stato invece ricoverato nel reparto malattie infettive di Nuoro.
Molti di loro hanno la scabbia e problemi gastrointestinali.
Difficile capire come il gruppo sia arrivato ad Abbasanta. Solo alcuni di loro parlano un po' di inglese.
"Mi hanno detto di essere stati lasciati da noi da un pulmino bianco e due auto. Gli è stato detto che sarebbero passati a riprenderli - racconta il parroco don Mario Cuscusa -.
Sono stati trovati a Sas Piras.
Subito ci siamo attivati procurando vestiti, si sono mobilitate delle famiglie, hanno preparato tè caldo e panini con marmellata. Poi in tanti hanno preparato un pasto caldo e abbiamo portato chi stava male in ospedale.
Quello che sta accadendo è disumano". Il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Giusy Serra spiega: "Ho subito mobilitato le associazioni, la Caritas, la Pro loco. I ragazzi stavano male, alcuni sono stati portati in ospedale.
Abbiamo fatto il possibile, ma di fronte a certe situazioni però ci si sente impotenti". Prefettura.
"Questi ragazzi, destinati ad essere accolti nella provincia di Nuoro, lunedì notte sono stati accompagnati nella struttura ricettiva di Sarule dove appena arrivati hanno mangiato.
Erano presenti anche i carabinieri. Poi evidentemente si sono allontanati e hanno raggiunto Abbasanta - spiega Rossana Saba dirigente dell'ufficio immigrazione .- In mattinata, quando siamo venuti a conoscenza di questa situazione, ci siamo subito attivati.
Ho sentito il sindaco che era in contatto con i carabinieri per organizzare di nuovo il trasferimento a Sarule. Il punto è che in molti casi alcune etnie africane non vogliono restare nelle strutture di accoglienza e puntano a raggiungere la Germania, la Francia e la Norvegia".