A Samugheo l’amministrazione guidata dal sindaco Basilio Patta lavora alla realizzazione della quarta edizione della manifestazione “Mojos e marigas - Festival del Mandrolisai” e guarda fiduciosa ai contributi regionali per puntare alla sua valorizzazione. Nelle scorse settimane l’esecutivo ha quindi licenziato il programma dell’evento capace di richiamare molti turisti e visitatori.

Novità di quest’anno le più giornate della kermesse. Si inizia con un’anteprima il 4 ottobre. L’evento prende il nome dagli antichi contenitori e unità di misura utilizzati nelle campagne per il grano, il vino e il latte, evocando un passato in cui la comunità custodiva saperi, tradizioni e pratiche legate alla terra. «La nuova edizione non vuole limitarsi a un’esposizione di prodotti, ma intende inaugurare un vero e proprio processo comunicativo in cui le aziende, affiancate dalle associazioni locali custodi dei saperi ed elemento vivo di Samugheo, diventano protagoniste di un racconto collettivo. Il cibo, elemento identitario e simbolo di cultura, viene posto al centro come veicolo di promozione, coesione sociale e sviluppo sostenibile», spiegano dall’amministrazione.

Il percorso si aprirà il 4 ottobre con un’anteprima comunitaria che vedrà la cittadinanza, i produttori e le istituzioni riuniti in una giornata di dibattiti e incontri. Poi a metà novembre il clou della kermesse. «Mojos e Marigas rappresenta un’opportunità per raccontare chi siamo attraverso ciò che produciamo», afferma il sindaco Basilio Patta. «Non si tratta solo di valorizzare il nostro comparto agroalimentare, ma di costruire un dialogo tra aziende, cittadini e visitatori, in cui il cibo diventa strumento di conoscenza e ambasciatore del nostro territorio».

Il vicesindaco Massimiliano Urru aggiunge: «Con questa edizione vogliamo dare avvio a un percorso in cui i produttori, insieme alle associazioni locali custodi dei saperi, non sono semplici espositori, ma protagonisti attivi di un processo di comunicazione e crescita. Laboratori, degustazioni e momenti di confronto sono pensati per trasmettere valori, competenze e prospettive future, affinché il nostro patrimonio agroalimentare e artigianale diventi un motore di sviluppo». In programma laboratori esperienziali, degustazioni guidate, spazi dedicati all’artigianato, incontri e tavole rotonde.

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