Il virus non perdona e miete altre due vittime nel Montiferru: il primo in assoluto a Cuglieri e il quinto a Santu Lussurgiu. A Cuglieri un'anziana paziente, circa 80 anni, ricoverata da qualche giorno non ce l'ha fatta: è morta per complicanze legate al virus.

Ora rimangono sette i positivi al coronavirus, che sono collegati ai tre focolai attivi nel borgo del Montiferru. Uno ricoverato in ospedale a Bosa in condizioni stazionarie, mentre l'altro paziente è stato dimesso. Gli altri contagiati stanno tutti bene e si trovano in quarantena preventiva a casa, seguiti dall'ASL e dal COC.

I contatti stretti riconducibili all'ultimo focolaio sono stati segnalati al Servizio di igiene Pubblica per l'esecuzione dei tamponi molecolari. L'aumento dei casi ha fatto scattare il piano di controllo e gestione dei focolai per prevenire la diffusione del virus, predisposto dall'Amministrazione Comunale guidata da Gianni Panichi, per evitare lo spostamento delle persone dal centro abitato per effettuare i tamponi. Panichi ammonisce i cittadini per gli "atteggiamenti non conformi alla situazione epidemiologica che sta vivendo il nostro paese in questo momento, lo dimostra l'aumento dei casi positivi".

Anche Santu Lussurgiu piange un'altra vittima: un uomo di 86 anni è deceduto al San Martino di Oristano. Quindici giorni fa era stato ricoverato a Bosa per difficoltà respiratorie. Dopo un primo tampone negativo è stato ricoverato al nosocomio di Oristano dove è deceduto ieri per scompenso cardiaco, secondo le fonti ufficiali sanitarie. Post mortem i familiari hanno scoperto che è risultato positivo al coronavirus, dopo essere risultato negativo a un ulteriore tampone effettuato al San Martino.

La famiglia, affranta per il lutto, chiede spiegazioni e massima trasparenza dall'ASL. Salgono a 5 i decessi a Santu Lussurgiu, 7 rimangono i positivi. Il primo cittadino Diego Loi invita la popolazione a continuare a "rispettare con la massima attenzione tutte le prescrizioni anti-contagio".
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