Oristano, allarme per i palazzi SaiaLa paura dei residenti : "Qui crolla tutto"
Sulle pareti spiccano pericolose crepe, mentre nella galleria si vive tra degrado e il guano dei piccioni.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Quelle crepe sulla facciata fanno paura. Il ferro arrugginito che sbuca dagli angoli dei balconi non promette nulla di buono. E i nastri biancorossi, le transenne sistemate dai vigili del fuoco parlano chiaro: pericolo crolli ai palazzi Saia. Quel colosso in cemento (200 famiglie), che da metà degli anni Settanta svetta su via Cagliari, se la passa davvero male. Diverse le zone transennate, senza contare il degrado e l'abbandono che regnano nella galleria. Pochi i negozi rimasti, quasi tutti chiudono i battenti e si trasferiscono in altre zone della città.
I CROLLI La mattonella piovuta dalla facciata sul cofano di una macchina parcheggiata è stato solo l'ultimo episodio che ha fatto scattare l'allarme. Da settimane tutta l'area del corpo A è stata recintata, dopo l'intervento dei vigili del fuoco che hanno rimosso anche tutte le altre parti di intonaco pericolose. «Sta crollando tutto nell'indifferenza generale - denuncia Riccardo Frongia, fotografo che da venticinque anni ha lo studio nel portico dei Saia - ed è un vero peccato visto che questi palazzi erano il fiore all'occhiello di Oristano». Con il passare del tempo, però, sono venuti a mancare gli interventi di manutenzione «gli ultimi saranno stati eseguiti dieci anni - va avanti - da allora è tutto fermo. Purtroppo non riescono a recuperare i soldi per intervenire e sistemare il palazzo e il risultato è sotto gli occhi di tutti».
LE PROTESTE Impalcature e zone recintate anche sul lato dei palazzi che si affaccia su via Carducci: alcuni angoli delle pareti sono segnati pericolosamente dalle crepe. «Il ponteggio poco distante dai parcheggi c'è da circa sette anni - fanno notare alcuni commercianti - ma non risulta siano stati eseguiti lavori in quegli appartamenti che ospitano uffici della Regione. Spesso c'è anche molta trascuratezza». E inevitabilmente si creano situazioni di rischio. «È stato solo un caso che quei calcinacci non abbiano colpito qualche passante, questa è una zona molto trafficata, ci sono uffici e tanti studenti si fermano sotto il portico» vanno avanti.
I PROBLEMI La preoccupazione dei pochi negozianti rimasti è anche per gli affari. «Ci chiediamo per quanto tempo dovranno restare quelle transenne - osserva Ilaria, dietro il bancone di Frontek - purtroppo ci penalizzano, tolgono diversi parcheggi e la gente va altrove». Anche Emiliano Pinna si sofferma su queste problematiche. «Da qualche tempo siamo blindati, l'attività ne risente anche se lo stabile andrebbe messo in sicurezza al più presto».
IL DEGRADO Sotto la galleria si convive con il guano dei piccioni, muri imbrattati e rifiuti sparsi qua e là. «Questi problemi si possono risolvere soltanto con le telecamere - sostiene Bruno Marras - e con una maggiore pulizia». I commercianti ricordano che prima dell'avvio della raccolta differenziata, il netturbino con la ramazza in mano passava tutti i giorni. «Adesso se va bene, lo vediamo ogni due settimane. Anche il Comune dovrebbe essere più attento» rimarcano residenti e negozianti. E intanto i Saia invecchiano.
VALERIA PINNA