Pestato a sangue perché omosessuale. E ora l'Arcigay chiede a gran voce una legge contro le violenze omofobiche. Vittima del pesteggaio un cuoco sardo di 30 anni, Roberto Collu, che ha raccontato ai carabinieri di essere stato aggredito da tre sconosciuti, incappucciati, mentre faceva rientro nella sua casa di Villacidro, nel Medio Campidano. "Siamo sconvolti e sdegnati dall'ennesimo attacco di rabbia e omofobia da parte di criminali pregni di odio e pregiudizio - ha commentato Matteo Corda, presidente del comitato Arcigay di Carbonia - è importante che la vittima abbia rotto il muro di silenzio che spesso cala su questi terribili episodi". Il fatto risale alla settimana scorsa, ma il cuoco lo ha denunciato solo ieri. Secondo quanto raccontato dalla vittima ai Carabinieri, qualcuno gli ha tirato un fortissimo calcio nella schiena, sbattendolo a terra e provocandogli un trauma cranico. Poi si è ritrovato circondato da tre persone incappucciate, giovani sui 25/30 anni, che lo hanno preso a calci, insultandolo con riferimenti alla sua omosessualità. "Denunciamo ancora il silenzio con cui la politica lascia accadere questi terribili episodi", ha dichiarato il presidente nazionale Arcigay, Aurelio Mancuso. "Esprimiamo la nostra vicinanza a Roberto e continuiamo a richiedere a gran voce l'approvazione di una legge contro i reati di natura omofobica".                  
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