"Ho lasciato Francesco Rocca un anno e mezzo dopo il delitto di Dina Dore, nell'agosto 2009, perché era diventato sempre più violento ed attaccato morbosamente a me", così ha detto in una drammatica testimonianza Anna Guiso, in Corte d'Assise a Nuoro, l'amante di Rocca il dentista che è sul banco degli imputati perché accusato di essere il mandante dell'omicidio della moglie avvenuto il 26 marzo 2008. Anna Guiso, già sentita a fine gennaio quando dichiarò che temeva per la sua vita, è uno dei testimoni principali del processo per il delitto di Dina che è ripreso questa mattina, dopo quattro mesi di interruzione per lo sciopero degli avvocati. La donna ha anche parlato di atteggiamenti violenti e minacce che Rocca avrebbe avuto nei suoi confronti dopo che lei, nello studio dentistico, gli disse di volerlo lasciare. Ha anche parlato delle circostanze emerse dalle intercettazioni telefoniche. Il suo ex amante diceva di non sopportare più la moglie.

Dopo cinque anni dall'omicidio, il 28 febbraio 2013 una svolta delle indagini aveva portato all'arresto del dentista e di Pier Paolo Contu, all'epoca dei fatti 17enne e oggi 23enne, quest'ultimo processato e condannato dal gup del tribunale dei minori di Sassari, a 16 anni perché ritenuto l'esecutore materiale dell'assassinio su mandato del marito della vittima.
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