Una cinquantina di tassisti della Gallura si sono ritrovati in mattinata davanti allo scalo con striscioni e bandiere per lanciare il loro grido di allarme. "Siamo padri di famiglia che lavorano per portare la pagnotta a casa - spiega Salvatore Malu, portavoce dei tassisti della Gallura - noi siamo legati alla stagionalità del mare, in particolare della Costa Smeralda, lavoriamo 40/45 giorni l'anno e risentiamo dell'apertura e della chiusura delle attività ricettive. I nostri guadagni sono già ridotti al minimo, se le licenze dovessero aumentare come previsto dal decreto sulle liberalizzazioni, rischiamo di non riuscire a chiudere i bilanci delle nostre attività". "Bisogna inoltre ricordare - conclude il tassista olbiese - che alcune zone hanno avuto già una sorta di 'liberalizzazione' del servizio, con le licenze rilasciate da alcuni Comuni per il Servizio di noleggio con conducente".
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