Olbia, studenti e studentesse: abbiamo fatto sesso a scuola
Le interviste choc nel giornalino del liceo Mossa. Parlano anche gli omosessuali. Qualcuno racconta di averlo fatto nei bagni della scuola e di aver usato le manettePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il giornale autoprodotto dagli studenti si chiama Uuu! La redazione è quasi tutta al femminile. Le ragazze: sesso con responsabilità.
Il sesso spiegato dai ragazzini e quelli del Mossa ne sanno più dei genitori. Tutto nell'ultimo numero di Uuu , il giornale autoprodotto del Liceo scientifico. Il foglio va a ruba grazie allo scoop dell'intervista quadrupla. Parlano gli studenti della città: omosessuali, etero e bisessuali. Giovanissimi, sinceri, disincantati, già esperti, responsabili. Usano sempre il preservativo e non si prendono troppo sul serio. Parlano del sesso e dell'amore, ma anche dei ruoli a letto (dominatori e dominati), di preliminari, omofobia e persino di oggetti particolari.
LE MANETTE «Ho usato solo le manette»: risponde una ragazzina di 14 anni che poi svela altri segreti: «Sono stata con un ragazzo di 23 anni, il più grande e con uno di 16, il più piccolo». Il giornalino del Mossa è già un caso. «Per ora - spiega Camila Casal, classe V A, una delle coordinatrici del mensile - nessuno si è adirato. Ma il giornale è appena uscito». Ha ragione Camila, Uuu assomiglia al foglio del Liceo Parini di Milano, la Zanzara. Alla fine degli anni Sessanta, quattro ragazzi misero sottosopra la loro scuola, parlando di sesso e vennero denunciati e processati. La situazione oggi è diversa, fortunatamente. Anche gli studenti olbiesi (intervistati e intervistatori) hanno il grande merito di essersi messi in gioco affrontando anche un tema non semplice: l'omosessualità.
I FANTASTICI QUATTRO L'intervista quadrupla è il frutto di un lavoro accurato. La redazione di Uuu ha preparato un elenco di domande, poi i ragazzi hanno eliminato i temi inutili e quelli che avrebbero messo in difficoltà gli intervistati. A questo punto sono passati alla fase più delicata. «Abbiamo subito spiegato - dice Camila - che avremo garantito l'anonimato. Il fatto di essere coetanei aiuta. Conosciamo queste persone e siamo riusciti a superare le diffidenze inziali». Così hanno parlato anche un diciannovenne bisessuale e una ragazza omosessuale di 18 anni. Insieme a due etero. «La mia identità sessuale - dice la studentessa omo - inizialmente mi ha creato dei problemi. Pensavo fosse una malattia, ora non ho problemi». E ancora: «Non sono del tutto dichiarata, lo sanno solo gli amici e non credo di essere pronta ad essere giudicata da tutti».
IL SESSO L'altra coordinatrice di Uuu è Martina La Greca, studentessa all'ultimo anno. «Abbiamo scelto il tema del sesso - dice - anche per sdrammatizzare. Affrontiamo sempre argomenti molto seri e questo numero del giornale è un po diverso. Perché ne parliamo noi. Certo, siamo stati spiazzati da alcune risposte degli intervistati. Una su tutte: la ragazza di 14 anni che parla delle manette». L'obiettivo, comunque, i ragazzi del Mossa lo hanno raggiunto. Martina La Greca nel pezzo che apre il giornalino spiega tutto con uno slogan: «Non vogliamo perdere le mutandine». In altre parole, vogliamo fare sesso in modo consapevole.
L'EDITORIALE «Apriamo gli occhi - scrive Martina - ognuno fa le sue scelte e nessuno deve giudicare. Ma informiamoci per fare la scelta più giusta per noi, per evitare di ritrovarci appunto, senza le mutandine ». Bisogna parlarne, insiste Martina, per evitare di contrarre malattie, di avere una gravidanza inattesa e di farlo con la persona sbagliata. Uuu , che bel giornale.
ANDREA BUSIA