Olbia, per De Vizia un errore da 104 mln:sbaglia documento, perso l'appalto rifiuti
La spa della spazzatura era l'unica società in corsa per la gestione della raccolta fino al 2020. Un'autorizzazione edilizia incompleta: così la De Vizia ha perso 104 milioni. Il nuovo bando è atteso per settembre.
Erano soli. Gli unici in gara per un appalto da 104 milioni in nove anni. Quello sulla raccolta dei rifiuti, da fare per la prima volta col porta a porta. Futuro (e molto denaro) assicurato fino al 2020. Invece la De Vizia transfer, arcinota spa di settore, è scivolata su una buccia di banana. La più classica, ma anche paradossale per una società che fa business con la spazzatura da mezzo secolo. È successo che per il nuovo bando made in Olbia, alla De Vizia hanno sbagliato un documento. Uno. Quanto è bastato per incassare l'esclusione dalla gara, senza possibilità di appello. Adesso in Comune è tutto da rifare. Poco male, però, le carte andranno solo fotocopiate. Diverso è per la spa: il 31 marzo 2011 conclude in città i primi nove anni di appalto, e chissà se le capiterà un'altra occasione così.
CLAMOROSA SORPRESA Probabilmente, di notte non hanno dormito alla spa della spazzatura. Ma oramai è fatta: la De Vizia ha perso il suo treno d'oro. Ieri, in Municipio hanno aperto le buste del nuovo bando sulla raccolta dei rifiuti. Valore: 104 milioni, da spalmare in nove anni. La De Vizia era l'unica concorrente. Ovvero: gara senza rivali, un lusso. Ma adesso è fuori. «Non ammessa», ha scritto la commissione sul verbale della seduta con Mauro Scanu presidente (è il dirigente del settore Lavori pubblici e Viabilità). Quel foglio che ha chiuso «l'analisi e la verifica della documentazione amministrativa», per la spa vale una disfatta. Adesso sarà spedito a Torino, in via Duino 136, sede legale della società che ha il cuore amministrativo a Prata di Principato Ultra, in provincia di Avellino.
PERCHÉ L'ESCLUSIONE Il motivo dell'esclusione è presto detto: nelle 113 pagine di bando è prevista la realizzazione di otto ecocentri comunali. Sono bacini di raccolta, dove i cittadini possono portare i rifiuti da riciclare o smaltire. Vuol dire che per costruirli, serve un certificato ad hoc . Precisamente il Soa (appalti pubblici di lavori) che varia a seconda di quanto costano le opere. Non solo. Se la società che partecipa all'appalto non ha l'autorizzazione prevista dalla legge, può delegare un'altra impresa. Così ha fatto la De Vizia, ma non è andata bene. Perché il Soa dell'azienda cooptata è risultato fuori misura. Cioè i mattoni che con quel via libera si possono allineare, sono di un importo inferiore rispetto a quello previsto nel bando scaduto ieri. Nel dettaglio: 4.220.000 euro.
COSA SUCCEDE A parte l'epilogo amaro per la società, in Municipio cambia poco. Meglio: rifare la gara è un grattacapo in più, ma sostanzialmente non cambia nulla. Regole e tabelle sono pronti. Verranno di nuovo pubblicate sull'albo pretorio, se ne riparlerà a metà settembre. E quei 104 milioni diventeranno un nuovo bando dopo le ferie. Altre 113 pagine che potrebbero far venire la voglia di concorrere anche ad altre società. Ovvero la De Vizia rischia di non essere più l'unica regina dei rifiuti olbiesi.
LINEE GUIDA Di certo, la gara appena archiviata detta nuove linee guida sulla raccolta della spazzatura. Intanto: il porta a porta, una novità assoluta per la città. Perché nel 2011 la quota di rifiuti differenziati dovrà toccare la soglia del 65 per cento. L'anno successivo l'obiettivo è del 70, come previsto nel piano regionale. Poi ci sono gli ecocentri: tre saranno realizzati a Olbia, gli altri cinque a Berchiddeddu, Murta Maria, Pittulongu, Rudalza e San Pantaleo. Invece: l'attuale isola ecologica di Porto Rotondo verrà potenziata per diventare appunto un ecocentro.
I NUMERI In cifre, ecco qualche curiosità. Intanto: per non sforare i vincoli imposti a Cagliari, ogni residente dovrà separare almeno quattro chili annui di rifiuti elettrici o elettronici. Ancora: la produzione procapite di immondezza biodegradabile è bene che passi da 115 chili annui a 81. Nel bando comunale c'è anche una tabella sul personale obbligatorio. Chi vincerà la gara, dovrà assumere 71 autisti e 121 operatori, per una spesa di 7.399.241 euro ogni dodici mesi. Regole ferree pure sul parco macchine: in Municipio vogliono 101 mezzi a disposizione. Infine: la voce più costosa dell'appalto è la pulizia dei litorali: 2.290.817 euro. Quella meno cara è la raccolta dei rifiuti dopo sagre e manifestazioni di piazza. Importo stimato: 18.746 euro.
ALESSANDRA CARTA