Non rosse in memoria del sangue versato da martire ma di rose gialle e bianche è vestito Simplicio, in onore della sede apostolica romana. Olbia rinnova oggi il voto al suo santo patrono secondo un'antica fede che si perpetua da secoli ma, quest'anno, san Simplicio ha i colori della resurrezione e il giubilo dei giorni straordinari.

Il parroco – «Stavolta il nostro santo patrono viene portato in processione durante le elezioni e l’insediamento di un pontefice, pertanto, quest'anno, è vestito di petali bianchi e gialli e non rossi, come avviene per il Santo Padre nei giorni pasquali e non ordinari dove depone la stola rossa del martirio petrino per indossare quella bianca e oro della resurrezione di Cristo», dice il parroco della Basilica dedicata al primo vescovo sardo (e l'unico insignito della palma del martirio), don Antonio Tamponi. Rifulge di una luce speciale, Sa festa manna de Mesu Maju 2025 che veste a festa Olbia fino al 18 maggio.

Battesimo di fuochi – Inaugurata dallo spettacolo dei fuochi d'artificio a cascata sul mare che da un secolo sancisce l'inizio dei festeggiamenti profani, oggi è il giorno della commemorazione del martirio pagato da Simplicio sotto Diocleziano. La città saluta il santo dalle prime luci dell'alba, svegliata dalle note della banda musicale cittadina con la tradizione Diana, una marcia che attraversa vie e quartieri della città, fa tappa in municipio ed è accolta dal vescovo della Diocesi di Tempio Ampurias, monsignor Roberto Fornaciari, che alle 11.30, insieme ai sacerdoti della diocesi, celebra la solenne messa pontificale nel sagrato della Basilicata. Accompagnata da ventidue gruppi folk provenienti da tutta l'Isola, alle 18, la statua di San Simplicio percorre le strade, in cui è stato trascinato legato a un carro, segnate dal suo martirio: drappi bianchi ricamati stesi alle finestre e petali e foglie di menta lanciati al passaggio del simulacro di legno dorato risalente al Seicento, la processione, prima di fare ritorno in chiesa, è omaggiata dall'Infiorata, una cascata di fiori riversata su San Simplicio dall'alto della scala aerea dei vigili del fuoco. La messa e la processione saranno seguite in diretta da Videolina.

Sacro e profano – Tra gli appuntamenti tradizionali e più attesi, questo fine settimana, la Sagra delle cozze offerta dal Comitato dei festeggiamenti che ogni anno ne serve cinquanta quintali annaffiati da fiumi di Vermentino, il Palio della stella, giostra equestre giunta alla ventiduesima edizione, in cui i ventisei Comuni della Gallura si sfidano per conquistare lo stendardo del santo patrono da custodire in municipio, e i concerti con le star musicali della festa che vedono sul palco del parco urbano Fausto Noce, il 17 maggio, il cantautore romano Fabrizio Moro, e il giorno seguente i Tazenda con Alberto Bertoli.

Appuntamenti storici – Confermati la Rassegna regionale del folklore, presentata da Giuliano Marongiu che porta in scena anche lo spettacolo di musica etnica Isola in festa, la gara di poesia sarda e il concerto corale di musica popolare Mesu maju in coro. «Questa festa non è solo un momento di profonda devozione religiosa, ma anche un’occasione in cui tutta la comunità si ritrova, si riconosce e si unisce: invito tutti a partecipare con spirito di condivisione e rispetto, perché ogni anno questa festa ci ricorda chi siamo e da dove veniamo», ha detto il sindaco, Settimo Nizzi.

Tania Careddu

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