Ostaggio della burocrazia: il frantoio sociale di Lanusei fermo nonostante gli investimenti
Bloccato da mesi per un cortocircuito burocraticoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un investimento importante, 250 soci coinvolti, tredici comuni dell’Ogliastra uniti in una cooperativa che guarda al futuro. Eppure, il frantoio sociale di Lanusei è fermo. Bloccato da mesi, non per problemi tecnici o gestionali, ma per un cortocircuito burocratico che minaccia di vanificare ogni sforzo.
Nel 2024 la Cooperativa dei piccoli proprietari di frantoi ha partecipato al bando Pnrr per l’ammodernamento degli impianti oleari, accedendo alla sottomisura dedicata alla “sostenibilità del processo di trasformazione dell’olio extravergine di oliva”. Obiettivo: sostituire macchinari ormai obsoleti e rendere più efficiente e sostenibile la filiera produttiva.
I nuovi macchinari sono stati acquistati nel luglio scorso e completati a settembre. Da allora, però, tutto è fermo: «L’impianto non può essere utilizzato perché la domanda di collaudo non riesce a essere caricata sulla piattaforma ministeriale Sian», spiega il presidente della cooperativa Patrizio Re. «Le motivazioni sono oscure e mai chiarite».
Il caso non è isolato: numerosi frantoi in tutta la Sardegna si trovano nella stessa situazione. L’ammodernamento è sulla carta, ma gli impianti – pur pronti – restano inoperativi. Le aziende, che hanno già acceso mutui bancari e iniziano a pagare gli interessi passivi, si trovano ad affrontare una crisi che non dipende da loro ma da un guasto sistemico di natura puramente amministrativa.
«Dal ministero nessuna risposta. La Regione, interpellata, ha dichiarato di non poter intervenire. Intanto, il tempo passa e la scadenza incombe: il termine perentorio per concludere gli investimenti è fissato al 31 gennaio 2026. Superata quella data, scatterà la revoca dei fondi concessi e il recupero delle somme già eventualmente erogate».
Secondo la seconda rettifica della graduatoria del bando PNRR, pubblicata il 30 maggio 2024 (Determinazione n. 3352), su 24 domande presentate 18 risultano ammesse e finanziabili, con risorse stanziate pari a 1.435.460,49 euro su una disponibilità complessiva di oltre 2,8 milioni. «Nonostante questo, nessuna erogazione è stata ancora effettuata da Argea Sardegna. La Coop di Lanusei ha presentato regolarmente la domanda di pagamento il 10 febbraio 2025, ma da allora tutto tace», precisa ancora Re.
E intanto la preoccupazione cresce, soprattutto perché «diverse imprese hanno anticipato tutte le spese, confidando nel rimborso previsto dal bando». Ora, in assenza di risposte, si rischia il tracollo finanziario.
Dalla cooperativa arriva un appello accorato agli enti preposti – Argea Sardegna e assessorato all’Agricoltura – affinché si intervenga con urgenza: «Serve una soluzione immediata. Non si può lasciare che la burocrazia paralizzi l’innovazione e danneggi chi ha creduto in un’agricoltura sostenibile e moderna».