Anche l'Ogliastra si ferma per Gaza: Tortolì, Lanusei e Seui aderiscono alla mobilitazione
«Uniti con forza contro ogni forma di violenza, ingiustizia e discriminazione»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Anche l'Ogliastra si ferma per Gaza. Lanusei, Tortolì e Seui aderiscono alla sciopero generale proclamato per oggi e attraverso i social si schierano a sostegno della Palestina. A Tortolì sabato centinaia di persone hanno partecipato al corteo organizzato dalle attiviste Bruxas Ogliastrinas. Corso Umberto e viale Monsignor Viriglio si sono riempiti di persone di tutte le età al grido di Palestina Libera e Stop al genocidio. Interpretando questo sentimento diffuso anche tra la comunità tortoliese per la terribile tragedia palestinese anche il Comune ha aderito allo sciopero generale che vede coinvolti studenti, personale docente, addetti al servizio pubblico e privato.
«Desideriamo esprimere con fermezza la nostra vicinanza e sostegno a tutte le persone che in città, e nel mondo, partecipano con coraggio e determinazione alle manifestazioni in favore del popolo palestinese - scrive il sindaco Marcello Ladu - In questo momento di grande tensione e sofferenza, ritieniamo fondamentale far sentire la voce della solidarietà e della pace, opponendosi con forza a ogni forma di violenza, ingiustizia e discriminazione. Con la consapevolezza delle profonde difficoltà che attraversano le comunità coinvolte nel conflitto, che causano sofferenze incalcolabili alle donne, agli uomini e ai bambini, vittime innocenti di una crisi che si prolunga ormai da troppo tempo». Per questo, il Comune di Tortolì «rinnova il proprio impegno a promuovere i valori universali dei diritti umani, della dignità e della convivenza pacifica fra i popoli. La nostra comunità - continua - si schiera a fianco di chi crede nel dialogo e nella giustizia come strumenti imprescindibili per arrivare a una pace duratura e stabile, basata sul rispetto reciproco e sulla libertà di ogni popolo di vivere in sicurezza e serenità. Invita tutti a mantenere sempre un atteggiamento civile e rispettoso, poichè solo attraverso una solidarietà autentica e condivisa si potrà costruire un futuro migliore per le nuove generazioni».
Anche Lanusei non si tira indietro: «Il nostro territorio conosce bene quanto sia importante difendere i diritti fondamentali delle persone, a partire dai più piccoli e dai più fragili. Per questo il Comune di Lanusei esprime vicinanza e sostegno allo sciopero generale - si legge in un post dell'amministrazione comunale - Le motivazioni che lo ispirano, dalla condanna di ogni forma di guerra e di genocidio, al richiamo alla pace e alla giustizia sociale, appartengono a un patrimonio universale che non ha confini. Restare umani significa non voltarsi dall’altra parte, significa scegliere la pace, la dignità del lavoro, la difesa dei bambini e delle popolazioni civili. Il Comune di Lanusei sarà sempre al fianco di chi alza la voce per i diritti, la pace e la vita. Contro ogni guerra, contro ogni genocidio. Per la pace, per l’umanità.
Il Comune di Seui sostiene lo sciopero e le iniziative a tutela della popolazione palestinese. «Chiediamo al Governo italiano di agire in maniera concreta, con tutti gli strumenti della diplomazia, per fermare la guerra e salvare la popolazione palestinese» scrivono. Fanno sapere che nel prossimo Consiglio comunale approveranno una delibera che invita il Governo italiano e le istituzioni europee ad assumere posizioni più incisive per la tutela dei civili e il ripristino del diritto internazionale nei territori occupati».