Nuovi ospedali, la Regione tira dritto: «Al via gli studi, presto le aree idonee»
L’Ares si affida a una consulenza esterna per individuare la «collocazione ottimale» delle strutture. L’accordo politico non c’è, ma il piano va avantiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si va avanti velocemente per gettare le basi per la costruzione dei quattro nuovi ospedali dell’Isola, malgrado la bufera politica – da parte dell’opposizione e di pezzi di maggioranza – soffi sempre più forte.
L’incarico
Ares, l’Azienda della Salute della Sardegna, «ha ricevuto dalla Regione l’incarico di predisporre due studi di fattibilità per la realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri a Cagliari e nel Sulcis Iglesiente. Per questo è necessario fare una rilevazione complessiva dei bisogni del territorio confrontandoli con quella che è l’attuale offerta sanitaria, sia ospedaliera che territoriale», spiega la direttrice generale Annamaria Tomasella.
Aggiunge Tomasella: «Per ora stiamo lavorando su due versanti: uno è quello dell’affidamento ad un’azienda specializzata nel settore con un’esperienza consolidata di analisi di questa portata; l’altro riguarda il coinvolgimento del personale interno, valutando un possibile tavolo congiunto con professionalità delle altre aziende nonché della Regione».
Gli studi
L’affidamento esterno non è stato ancora formalizzato, ma l’incarico dovrebbe andare alla Agm Project Consulting, società milanese di consulenza e ingegneria specializzata in sanità. Entro la prima settimana di agosto Ares (e le altre Aziende sanitarie che stanno lavorando per realizzare le strutture di Sassari e di Alghero) dovranno consegnare alla Regione gli studi di fattibilità, con le indicazioni sulla «collocazione ottimale», delle strutture, «a seguito delle verifiche su eventuali vincoli di natura idrogeologica, paesaggistica, urbanistica e archeologica delle aree potenzialmente idonee». E proprio la scelta sulla zona da edificare è uno dei nodi più difficili da sciogliere. Sant’Elia (al posto del nuovo stadio) come vorrebbe il governatore, oppure altrove?
Gli appalti
Secondo la delibera del 1° giugno il nuovo “Ospedale della città” – che per Christian Solinas potrebbe essere tirato su addirittura in 24/30 mesi – accorperà «in un unico plesso l’offerta dei servizi ospedalieri attuali del Brotzu e del Businco». Dunque, «non ha senso continuare a investire su questi presìdi», hanno sottolineato sia Solinas che l’assessore alla Sanità Carlo Doria.
Cristina Cossu