Completare il miglioramento delle infrastrutture. Dare nuova spinta al turismo crocieristico e diportistico, anche di lusso, per permettere alla Sardegna di diventare il primo hub del Mediterraneo per assistenza ai segmenti mega e giga yacht.

Il tutto con «una visione strategica e sinergica basata su precisi accordi di programma con le Amministrazioni e gli altri Enti del territorio isolano».

Sono alcuni degli obiettivi fissati da Domenico Bagalà, il nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, la cui nomina è stata ratificata in questi giorni dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini. 

Cinquantotto anni, ingegnere, un’esperienza pluriennale ed internazionale nel settore portuale e turistico, calabrese di origine, ma sardo d’adozione, Bagalà è stato nominato a seguito dell’intesa con la Regione Sardegna dopo tre mesi nella veste di Commissario straordinario dei porti di Sistema della Sardegna.

Il suo punto di partenza, spiega, sarà, «il dialogo costante con le altre Amministrazioni ed Enti del territorio. Un percorso in parte già iniziato, dalla seconda metà di agosto, con un’intensa attività di sopralluoghi nei porti e nell’ambito delle attività istituzionali previste dalla conferenza di servizi decisoria con i Comuni per la prosecuzione dell’iter di approvazione del Documento di Programmazione Strategica di Sistema».

Ancora: «La nuova azione di governance dell’AdSP sarà caratterizzata da decisioni rigorosamente basate su studi relativi al settore produttivo regionale e analisi geopolitiche dei mercati trasportistici internazionali, fondamentali per i processi di marketing intelligence e di business scouting mirati all’attrazione di nuovi traffici derivanti dall’attività di rientro delle produzioni dall’estero (reshoring o backshoring), dall’accorciamento della catena logistica. Particolare attenzione sarà dedicata al rilancio dei contenitori nella nuova combinazione Ro-Ro / Lo-Lo, orientata ai mercati del Nord Africa»

Merci, ma anche passeggeri, «con una spinta ulteriore alla crocieristica», un nuovo mercato «che potrebbe gradualmente conquistare l’isola anche attraverso specifici pacchetti a partire dagli scali del Sistema e per il quale l’AdSP ha già mosso i primi passi sensibilizzando adeguatamente le compagnie che operano nei porti di competenza. Un’azione che, se supportata da network locali permanenti e composti da istituzioni e attori del settore, potrà dare slancio deciso al tanto ricercato salto di qualità dell’home port negli scali maggiori e sviluppare ulteriormente il segmento delle crociere culturali di lusso nei porti con minore accessibilità infrastrutturale, ma con grande potenziale escursionistico».

Strategie di mercato, queste, «che non potranno prescindere da un nuovo ciclo di infrastrutturazione che, ai già avviati Terminal Ro-Ro di Cagliari, Centro servizi di Oristano, Antemurale di Porto Torres, vedrà aggiungere interventi strategici nei porti di Olbia, Golfo Aranci, Santa Teresa, Arbatax, Oristano, Portovesme, Sarroch – Porto Foxi».

La governance dell’AdSP – sottolinea poi Bagalà - «sarà improntata soprattutto al sostegno di tutte quelle politiche ambientali ed energetiche orientate all’abbattimento delle emissioni inquinanti, alla creazione di nuovi hub energetici per il GNL ed altri carburanti alternativi», il tutto «senza trascurare il già avviato processo di digitalizzazione dell’operatività portuale».

Altro punto chiave del mandato, sottolinea Bagalà, «sarà quello di promuovere un’azione sinergica tra le numerose portualità turistiche isolane che possa conferire nuova linfa vitale sia al comparto turistico diportistico sia a quello fiorente della cantieristica che vede la Sardegna candidata a diventare il primo hub del Mediterraneo per assistenza ai segmenti mega e giga yacht».

Infine, «un’azione attenta alla formazione specialistica del personale dipendente, degli operatori degli scali portuali, ma anche da accordi specifici con le Università, affinché le nuove sfide passino attraverso l’attivazione di specifici corsi di laurea e master orientati alla creazione di figure professionali che potranno essere protagoniste nella crescita della Blue Economy in tutte le sue varie e complesse componenti chiave».

«È una grande sfida, quella alla quale sono stato chiamato. Ringrazio per la fiducia accordata il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Viceministro Edoardo Rixi e la Presidente della Regione, Alessandra Todde – dice Domenico Bagalà, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Sento, quindi, il dovere personale e verso la comunità portuale regionale di profondere il massimo impegno per creare le condizioni di una crescita strutturale della portualità di sistema e per porre in campo nuove strategie che rispondano alle dinamiche internazionali del comparto marittimo. I porti sardi rappresentano un volano imprescindibile per l’economia regionale, e non solo; pertanto, meritano un’attenzione ed una cura condivisa con tutte le Amministrazioni e gli Enti del territorio, affinché si possa innescare un nuovo circolo virtuoso che, sono certo, porterà importanti e capillari ricadute economiche, sociali ed occupazionali. Tutto ciò, evidentemente, con il supporto dei dirigenti e dei dipendenti di grande professionalità presenti nell’AdSP, con i quali intendo costruire un leale spirito di squadra».

(Unioneonline)

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