La Scuola Primaria Attilio Deffenu, dell’Istituto Comprensivo di Orgosolo, è pronta a ospitare un evento speciale che porterà gli studenti a scoprire una tradizione radicata nella storia del paese: il laboratorio “Un Filo di Lana tra Passato e Presente”. L’iniziativa, che si terrà il 26 e 27 marzo, è un’opportunità unica per i giovani alunni di avvicinarsi a una parte fondamentale del patrimonio culturale e artigianale di Orgosolo. L’idea nasce da un gruppo di donne orgolesi, custodi di un’antica arte che ha segnato per secoli la vita quotidiana della comunità.

Queste donne, testimoni di una tradizione millenaria, guideranno i bambini nella riscoperta della lavorazione della lana, una pratica che un tempo era essenziale per la realizzazione di indumenti e altri oggetti di uso quotidiano. Nel corso dei due giorni di laboratorio, gli alunni diventeranno veri e propri tessitori, cimentandosi nell’arte di creare trame e orditi, imparando così a conoscere un mestiere che affonda le radici nella storia del loro territorio. Le “anziane” di Orgosolo, ultime testimoni di questa tradizione, racconteranno storie affascinanti, aneddoti e curiosità che arricchiranno l’esperienza, rendendo il laboratorio un momento di apprendimento tanto pratico quanto emozionale.

A rendere ancora più interessante questo incontro sarà la presenza di Alina, una filatrice russa di adozione sarda, che condividerà la sua esperienza e il suo sapere nel campo della lavorazione della lana. La sua partecipazione rappresenta un ponte tra culture diverse, arricchendo ulteriormente il valore di questa tradizione. Il progetto, patrocinato dal Comune di Orgosolo, è realizzato in collaborazione con la Biblioteca Comunale e l’Ufficio della Lingua Sarda, a testimonianza dell’importanza di valorizzare e preservare le tradizioni locali. “Un Filo di Lana tra Passato e Presente” non è solo un laboratorio, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, un’opportunità per le nuove generazioni di comprendere e apprezzare la ricchezza del proprio patrimonio culturale. Attraverso questa iniziativa, si intende non solo far rivivere una tradizione, ma anche insegnare ai bambini il valore della manualità, del lavoro condiviso e della memoria storica, elementi essenziali per comprendere e rispettare la propria identità culturale.

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