Treni sul binario morto. Da stamattina le corse ferroviarie sulla Macomer-Nuoro sono soppresse, nel rispetto dei dettami di sicurezza emanati dalla agenzia nazionale Ansf.

Pendolari tutti su pullman quindi, ma con con tanti disagi e tante proteste. Partito da Macomer alle 6.20, il pullman è arrivato a Nuoro alle 7.45, con 20 minuti di ritardo rispetto all'orario del treno. Anche i 500 studenti sono da oggi pendolari sul pullman e in tutti c’è la convinzione che la tratta ferroviaria da Macomer a Nuoro non venga più riaperta, nonostante l'Arst ha bandito la gara per l'assunzione di otto assuntori per sorvegliare i passaggi a livello.

Una preoccupazione fatta propria dal consigliere regionale di Macomer Gianfranco Congiu, il quale lancia un appello all'Arst e in una lettera tra l'altro scrive: “Gli scenari che potrebbero aprirsi oggi con la chiusura per decreto delle linee ferroviarie ritenute insicure, evocano gli spettri del passato, poiché si aprono inevitabilmente scenari di crisi e voglio battermi perché ciò non accada”.

Congiu si rivolge ai vertici aziendali dell'Arst, ai quali chiede immediate misure per fronteggiare la chiusura dell'esercizio ferroviario sulla Macomer- Nuoro. “Non chiedo corse sostitutive con i pullman bensì l’immediato e straordinario impiego di uomini che presidiino quei pochi attraversamenti privati ancora presenti nel tracciato (almeno in attesa dell’espletamento dei bandi per gli assuntori) e dispongano le più opportune turnazioni di servizio per garantire il doppio macchinista in cabina. Il problema si risolve non con le corse sostitutive gommate (sarebbe il viatico per le definitiva cancellazione) ma con il completamento del complessivo piano di messa in sicurezza che da anni è in corso proprio sulla tratta oggetto di chiusura”.
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