Da venerdì è caccia al mancato killer di Cipriano Serra, l'allevatore di Dorgali raggiunto venerdì mattina da due fucilate caricate a pallettoni mentre cercava di salire sulla sua auto.

L'uomo, colpito all'addome e ad un braccio, si è salvato per miracolo, grazie ad una gran dose di fortuna ma rimane ricoverato in Rianimazione nel reparto San Francesco di Nuoro.

In queste ore i carabinieri del reparto investigativo di Nuoro e quelli della Compagnia di Siniscola non hanno tralasciato nulla, e già nei momenti successivi all'agguato hanno interrogato decine di persone. Anche l'operaio che ha soccorso Serra subito dopo l'agguato, e lo ha portato dalla Guardia Medica con la sua macchina è stato sentito a lungo, ma non avrebbe fornito ancora elementi utili per far piena luce sull'autore dell'agguato.

Gli investigatori però sono certi che sia l'ennesimo tentato omicidio maturato nel mondo delle campagne. Quindi alla base dell'agguato ci potrebbero essere delle controversie nate in campagna magari per dei confini su alcuni terreni, oppure per animali. Le prime indagini hanno appurato che a colpire l'uomo sono stati due fucilate caricate a pallettoni, sparate da distanza ravvicinata quindi a non più di dieci-quindici metri. A terra non sono stati trovati bossoli. Questo potrebbe significare che il mancato killer, che ha sparato per uccidere, possa avere utilizzato o una doppietta o un sovrapposto che non espelle i bossoli.

Quindi aveva solo due colpi a disposizione. Per questo si spiegherebbe come mai, una volta colpito e ferito gravemente Serra, non lo abbia inseguito per completare la sua missione di morte. Un'ipotesi verosimile, considerato che la vittima con un braccio praticamente spappolato e colpita all'addome è riuscita a scappare per una trentina di metri prima di essere soccorsa.
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