Ottana, Cisl nuorese propone una marcia su Roma e la mobilitazione generale
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Marcia su Roma e mobilitazione generale. E' la Cisl nuorese a proporlo, per chiedere al Governo che le aree di crisi dell'isola e del nuorese vengano considerate alla stessa stregua delle altre della penisola.
“La protesta è indispensabile - scrivono in un documento i leader nuoresi della Cisl Michele Fele e Katy Contini- perché qui la situazione è veramente drammatica”.
Ironizzando i due leader del sindacato poi scrivono: “Scoperti a Ottana, Tossilo, Siniscola e a Prato Sardo alcuni giacimenti auriferi”. Il riferimento è legato alle decisioni del Governo romano di escludere le aree di crisi dell'isola, in particolare quella di Ottana, dagli interventi a beneficio dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro.
“È ormai da un anno che su Ottana si aspettano risposte su alcuni progetti spendibili e credibili - scrivono in un documento Michele Fele e Katy Contini, lader della Cisl nuorese - purtroppo nulla è arrivato. Vorremo conoscere come intende muoversi la politica regionale e le aziende interessate, oppure l'apatia di quest'ultimo anno, in cui nessuno da segni di vita, almeno per sapere di che morte dobbiamo morire”.
La Cisl, pur riconoscendo qualche intervento di natura politica da parte della Regione, nel documento scrive: “Considerando i risultati, non si può che constatare la debolezza dell'azione”. A Roma, secondo la Cisl, sono poco interessati ai problemi della Sardegna e il documento così conclude: “Occorre varcare il Tirreno per portare a Roma la rabbia di un popolo dimenticato e tradito”.