Simulazione di una rapina in banca a Nuoro: ostaggi, coltelli e intervento delle forze speciali
L’esercitazione si inserisce in un programma di addestramento avanzato per la gestione delle situazioni criticheUna chiamata al centralino della Questura di Nuoro, alle ore 15:25, annuncia una rapina in banca. All’interno, un uomo armato di coltello si è barricato con tre ostaggi. È l’inizio di una simulazione realistica, parte di un’esercitazione in corso presso la casermetta della polizia locale di Nuoro, in vetta al Monte Ortobene. Scatta subito il protocollo antirapina. In meno di dieci minuti, due pattuglie della Squadra Volanti arrivano sul posto, cinturano l’edificio – trasformato per l’occasione in una filiale bancaria – e prendono in custodia uno dei tre ostaggi, riuscito a fuggire.
«Aiuto, c’è un uomo armato di coltello!», grida l’ostaggio liberato, che fornisce le prime informazioni agli agenti: l’uomo ha preso in ostaggio il direttore della banca e altre due persone. Uno di loro è riuscito a liberarsi, gli altri due sono ancora dentro. La gestione operativa sul posto è affidata al comandante della Squadra Volanti di Nuoro, Giuseppe Saracino, mentre il coordinamento generale è diretto da Fabio Di Lella, responsabile della Squadra Mobile. «Voleva i soldi, diceva che erano i suoi. Non glieli hanno dati e si è innervosito», racconta l’ostaggio in fuga. Il rapinatore, esasperato, si è barricato nei locali e tiene sotto minaccia i due rimanenti ostaggi.
Per la prima volta in un’esercitazione locale, la Questura di Nuoro impiega personale specializzato nella negoziazione con soggetti armati e pericolosi, un’unità di recente formazione. Sul posto anche le unità speciali, Uopi, pronte a intervenire in caso di escalation. L’esercitazione si inserisce in un programma di addestramento avanzato per la gestione delle situazioni critiche, volto a rafforzare la capacità di reazione coordinata delle forze dell’ordine in caso di eventi reali.