Neonato muore in sala parto, il padre: "Vogliamo la verità". La Asl: "Evento imprevedibile". Aperta un'inchiesta
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Un padre distrutto dal dolore per la morte in sala parto del piccolo Francesco, una madre ricoverata in Rianimazione e una denuncia per fare chiarezza su un episodio tragico dai contorni tutti da chiarire.
Toni Brau, 27 anni di Orotelli, oggi sarebbe dovuto essere un padre felice per la nascita del suo secondogenito. Il piccolo doveva nascere domenica, ma non ce l'ha fatta: è morto per complicazioni nel reparto dell'spedale San Francesco di Nuoro.
La madre,e Rosa Secchi, 20 anni di Burgos, ha avuto una forte emorragia ed è ricoverata nello stesso ospedale e le sue condizioni sono stazionarie: la prognosi resta riservata.
La Asl assicura: è stato un evento imprevedibile.
La Procura di Nuoro ha acquisito le cartelle cliniche e aperto un'inchiesta per accertare le cause esatte del decesso del piccolo ed eventuali responsabilità.
"Durante il travaglio si è verificato un evento improvviso e imprevedibile che non dà segni premonitori: è avvenuto il distacco totale della placenta che in medicina è un evento drammatico", ha spiegato all'Ansa la direttrice sanitaria della Asl nuorese, Maria Carmela Dessì. "Purtroppo in questi casi la morte del bambino avviene velocissimamente per mancanza di ossigeno a livello cerebrale. In pochi secondi il cervello va in ipossia e interviene la morte. Noi - assicura la dirigente - siamo intervenuti immediatamente col taglio cesareo ma per il neonato non c'è stato nulla da fare. Contemporaneamente ci siamo attivati sulla donna per salvarle la vita. Come Asl - precisa Dessì - abbiamo aperto un'inchiesta interna e consegnato tutte le cartelle cliniche alla magistratura. Cartelle da cui si evincono tracciati, esami e visite mediche".
A chiarire le cause esatte del decesso del neonato morto sarà comunque l'autopsia. Per l'esame, che sarà effettuato dall'anatomopatologo Salvatore Lorenzoni, la famiglia del piccolo ha nominato un consulente di parte, avvocato Caterina Zoroddu.
Il legale dei genitori fa sapere che i coniugi vogliono chiarezza sul dramma che li ha colpiti. Non solo la morte del bambino ma anche la mamma, che era al suo secondo parto, ha rischiato la vita dopo una grave emorragia. "La signora è arrivata al San Francesco alle 13 di domenica scorsa - ricostruisce l'avvocato - il bambino stava bene e la mamma pure, stando alle prime visite effettuate dai sanitari.
I coniugi Brau riferiscono che i medici, dopo aver fatto il tracciato, hanno sentito il battito fino a pochi minuti prima che la donna entrasse in sala operatoria. Cosa è successo a questo punto? Perché i medici, poco dopo le 15, hanno deciso di intervenire con il taglio cesareo? Qual è stato il momento del decesso del neonato? Sono tutte domande alle quali cerchiamo risposte".
Nel frattempo le condizioni della giovanissima mamma, sottolinea ancora il legale, stanno lentamente migliorando. "Il marito racconta che la donna ha ripreso coscienza da qualche ora dopo le trasfusioni - dice Zoroddu - Io dovrò aspettare che stia bene prima di sentirla. Intanto per noi è importantissimo l'esame del medico legale sul corpicino del piccolo per far chiarezza almeno sulle cause e sull'ora di morte del bambino, per il resto confidiamo nel lavoro della Procura".