Macomer: spenti i forni a Tossilo, operai in sciopero
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Il futuro è alquanto incerto per i 38 operai dell'inceneritore di Tossilo, dove sono stati spenti i forni.
E' stato quindi proclamato lo sciopero degli operai, che chiedono conto alla Regione del loro futuro e cosa faranno durante il periodo di
transizione, cioè durante i tre anni che saranno impiegati per la realizzazione del nuovo impianto, tanto contestato dalle associazioni ambientaliste e che divide il Marghine.
I sindacati quindi, questa volta in maniera unitaria, hanno proclamato lo stato di agitazione.
La prima giornata di lotta si terrà martedì, con lo sciopero dei lavoratori che insceneranno una manifestazione davanti agli
impianti e proseguiranno con una assemblea permanente.
Nel documento rivendicativo, i sindacati e i lavoratori chiedono che la Regione si faccia carico delle problematiche dei lavoratori,
dopo che saranno spenti definitivamente i forni e in attesa (presumibilmente più di tre anni), che venga avviato il nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti.
Nonostante i forni siano stati ormai spenti, a Macomer continuerà l'attività di monitoraggio della qualità dell'aria. Il sindaco Antonio Succu, con una lettera inviata i giorni scorsi al dipartimento
dell'Arpas di Nuoro, ha chiesto formalmente che la centralina posta nel popoloso rione di Santa Maria, (che si affaccia nella vallata di Tossilo), possa proseguire l'attività di monitoraggio anche per il
periodo futuro.
“In modo- scrive il sindaco- da poter acquisire i dati da comparare con quelli relativi alle precedenti fasi di incenerimento”.
L'Arpas ha detto si e risponde: “Sulla base della metodologia
utilizzata, nel rispetto dei criteri di economicità, efficienza ed efficacia, la stazione di Santa Maria rappresenta un ruolo attivo e prioritario. Pertanto è già prevista la continuità del monitoraggio”.