«La statua è stata portata via per un nuovo restauro». Un avviso scritto in un foglio di carta, posato all'interno della nicchia, posta ai lati della provinciale per Santu Lussurgiu, ai confini del rione di Scalarba, annuncia che la statuina di Sant'Antonio di Padova, sparita dalla sua nicchia circa un mese fa e poi ritrovata, è stata nuovamente portata via per un nuovo restauro.

Un'operazione attorno alla quale però divampano nuovamente le polemiche. La statuina era stata rimossa circa un mese fa, senza avvisare i responsabili della società di Sant'Antonio, da un artigiano del posto che la voleva restaurare. In quella circostanza era stata fatta anche la denuncia di furto e solo dopo i carabinieri hanno scoperto che si tratta di una azione spontanea, messa in atto da un artigiano del posto, per restaurare la statuina, collocata in quella nicchia oltre 50 anni fa.

Nei giorni scorsi la statuina è stata nuovamente rimessa al suo posto, nella nicchia, ma quel restauro non va bene. Tanto che il comitato ha preferito riprendere la statuina ed affidarla ad un artista locale, per restaurarla meglio. L'operazione dell'anonimo artigiano è ora al centro delle polemiche, soprattutto sui social, anche se in tanti, tra l'altro scrivono: «Chiunque sia, l'ha fatto sicuramente in buona fede. Ma il restauro è una cosa molto seria che implica conoscenza ed esperienza della materia». In tanti si propongono di fare loro il restauro, ma il comitato di Sant'Antonio ha preferito affidarla ad un artista del posto, autore di tante opere d'arte, anche pubbliche. Diversi i professionisti che si propongono, gratuitamente, di effettuare il restauro.

© Riproduzione riservata