"Tamuli, nella notte di San Lorenzo", un’occasione unica per riscoprire le radici culturali del territorio, ma soprattutto per vivere la notte delle stelle in una dimensione sospesa fra scienza e mito, fra memoria e celebrazione, con rituali, emozioni, esplorazione del cielo e buona musica, in un viaggio nella Sardegna più autentica. È l'appuntamento più incantato dell'estate, quello di Tamuli, l'importante area archeologica a monte dell'abitato, dove la sera del 10 agosto si intrecciano il mito, la scienza, l'archeologia e le tradizioni più remote dell'isola.

È una manifestazione ideata e promossa dalla Cooperativa Esedra, con il patrocinio del Comune, giunta alla quindicesima edizione, per la sera del 10 agosto, per confermare le esperienze culturali più evocative e radicate del panorama estivo sardo. È la notte delle stelle cadenti, dove alla scienza si affianca la leggenda. Secondo antiche credenze, infatti, il cielo in questa notte si apre per donare influssi benevoli alla terra e ai suoi abitanti, rendendola un momento di raro equilibrio tra gli elementi. Tutto si svolge nell'area archeologica di Tamuli, scrigno di storia e spiritualità, dove convivono testimonianze uniche della civiltà nuragica, tra cui il nuraghe, il villaggio, le tombe dei giganti e i misteriosi betili.

Si parte alle 19.30 del 10 agosto, con riti, celebrazioni e un viaggio nella Sardegna più autentica. In scena le maschere etniche de Boes e Merdules Bezzos di Ottana, che daranno vita a una danza rituale carica di significato e mistero, muovendosi tra i betili e le tombe dei giganti. Seguirà la sfilata nuragica a cura di Andrea Loddo, dove figure ispirate alla bronzistica nuragica cammineranno nella notte, riportando in vita gesti e simboli millenari. Associazione Astronomica Nuorese, invece, guiderà tutti  nell’osservazione del firmamento, insegnando a leggere tra le costellazioni le storie che l’umanità narra da secoli. Una serata magica, che sarà accompagnata dalla musica dei Bertas. 


 

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