Il Tar si è pronunciato e accoglie il ricorso delle associazioni Non Bruciamoci il Futuro, Zero Waste Sardegna e dell'Unione dei Comuni della Barbagia, contro la realizzazione di un nuovo inceneritore nell'area industriale di Tossilo, dove sono gia iniziati i lavori.

Le associazioni avevano impugnato i provvedimenti di Via (valutazione impatto ambientale) e l'autorizzazione integrata ambientale rilasciate rispettivamente da Regione e Provincia di Nuoro.

I giudici hanno accolto il rilievo principale del ricorso che evidenziava una «palese e marcata violazione del Piano regionale per i rifiuti» che stabilisce che l'impianto di Tossilo debba avere una vita transitoria e ad esaurimento, fino cioè alla strutturazione dell'impianto del Nord Sardegna.

Quindi l'impianto di Macomer doveva svolgere una funzione temporanea per lo smaltimento dei rifiuti del Centro-Nord Sardegna, fino a quando non avesse iniziato ad operare il nuovo impianto di Fiumesanto.

I giudici amministrativi hanno ravvisato anche un altro elemento grave di criticità, nella procedura di infrazione avviata contro la Regione Sardegna per la mancata revisione, nei termini previsti del Piano regionale dei rifiuti, cioè dopo sei anni dall'emanazione.

La battaglia delle associazioni e dell'Unione dei Comuni, difesi dagli avvocati Mauro Barberio e Stefano Porcu, era stata avviata nel 2008.

Il pronunciamento del Tar arriva nella fase in cui i lavori di realizzazione del nuovo impianto sono iniziati.

Il Consorzio Industriale annuncia il ricorso al Consiglio di Stato.
© Riproduzione riservata