Si sono svolti nel pomeriggio, in un clima di composto dolore, i funerali di Antonio Giovanni Calia, l'allevatore di 63 ucciso domenica mattina appena arrivato al suo ovile alla periferia di Lula.

L'autopsia ha confermato che a uccidere Calia è stata una sola fucilata esplosa da distanza ravvicinata che ha fulminato l'uomo.

L'omicidio ha sconvolto Lula.

L'unica certezza che hanno in mano gli investigatori è quella che chi ha sparato conosceva bene le abitudini di Calia. Sul luogo del delitto non sono stati trovati bossoli.

Il quadro complessivo è ancora fumoso, e difficilmente anche le telecamere del vicino rifornitore di benzina (domenica chiuso) potrebbero fornire un aiuto concreto.

I carabinieri hanno interrogato decine di persone. Le indagini non escludono nulla. Ma la pista privilegiata dai carabinieri sarebbe quella riconducibile ai trascorsi dell'uomo. Calia era uscito di prigione nel 2011 dopo aver scontato 18 anni per il sequestro di Gigino Devoto del 1985.
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