È ferma la posizione dei dieci sindaci del Marghine, che in assemblea a Macomer hanno deciso di opporsi alla chiusura di Argea. L'agenzia va potenziata e inserita in un contesto più ampio, con la creazione di uno sportello unico territoriale di servizi di supporto all'agricoltura.

Con la partecipazione straordinaria dell'ex consigliere regionale Gianfranco Congiu, i dieci sindaci del Marghine, coordinati dal presidente Antonio Succu, dettano le linee guida per evitare nell'immediato la chiusura degli uffici di Argea.

"Sono state avviate interlocuzioni con altre agenzie regionali - è scritto nel documento approvato dai sindaci - per verificare la possibilità di costituire uno sportello unico territoriale, che consenta la permanenza di Argea nel Comune di Macomer in uffici condivisi con altri enti regionali".

Per i sindaci l'agenzia del Marghine va invece potenziata. La ragione sta nel riconoscimento da parte del ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in capo ad Argea della funzione importantissima di ente pagatore dei fondi agricoli comunitari (Feasr e Feaga).

"La chiusura del Sut Marghine di Macomer - scrivono i primi cittadini - avrebbe quindi il sapore di un incomprensibile smantellamento dell'apparato di supporto all'agricoltura proprio nel momento in cui, invece, medio tempore verranno incardinate su Argea funzioni veramente strategiche e decisive per il rilancio del comparto agri-zootecnico e della economia di tutta la Sardegna".
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