15 luglio 2016 alle 19:36aggiornato il 15 luglio 2016 alle 19:43
Gli incendi danneggiano gravemente l'economia del Marghine: appello alla Regione
Dopo gli incendi, la conta dei danni.
L'economia del Marghine, retta prevalentemente dalla pastorizia, rischia pericolosi contraccolpi a causa degli incendi.
Lo denuncia la Coldiretti, attraverso il dirigente provinciale, l'allevatore Salvatore Mastio.
“Il fuoco ha distrutto non soltanto i pascoli, ma ha colpito l'intero comparto - dice l'allevatore - Il fuoco è morte e figuriamoci in questo periodo, con gli allevatori presi da una miriade di problemi.
Non basta solo il foraggio per risollevare le aziende colpite, c'è da fare la recinzione e le strutture danneggiate. Con enormi difficoltà stiamo resistendo alla crisi e siamo gli unici a non essere fuggiti e rimanere sul territorio.
La nostra attività crea indotto e regge l'economia della zona”. Uno degli allevatori più colpiti dagli incendi dei giorni scorsi, Francesco Zaru di Dualchi aggiunge: “Eravamo già col culo per terra, ma l'incendio ci ha dato il colpo di grazia”. Poi un avviso ai piromani: “Se mi passa tra le mani, chiunque sia, sono sicuro che gli faccio passare la voglia di appiccare il fuoco”. Incendi che hanno distrutto i pascoli, che hanno ucciso il bestiame e che hanno compromesso anche l'economia della zona. “Il fuoco non è indicato per pulire i pascoli. Non brucio manco il periodo che si può fare. Ci pensa il bestiame a pulire”. La tanta solidarietà, con la donazione di foraggio, manifestata in tutta l'isola con l'arrivo di tir carichi di fieno, non rassicurano gli allevatori. Occorrono risorse ingenti, che solo la Regione ci può dare”. Antonio Casula, cacciatore e volontario contro gli incendi: “Oltre al danno economico, gli incendi distruggono l'habitat della selvaggina”.© Riproduzione riservata