A Macomer soddisfazione del sindaco, ma opposizioni nettamente contrarie alla realizzazione nell'ex carcere del centro regionale di permanenza e rimpatrio dei migranti (CPR).

Gli ospiti non potranno uscire liberamente, per cui, alla pari di ogni altra struttura di reclusione, non può comportare problemi di ordine pubblico o di sicurezza per i cittadini. Sono le precise garanzie chieste e ottenute dal primo cittadino Antonio Succu nel vertice che si è tenuto nella prefettura di Cagliari.

"I migranti irregolari - dice il sindaco - permarranno solo per lo stretto periodo di tempo necessario per la predisposizione delle procedure di rimpatrio e non potranno uscire dalla struttura per nessun motivo".

Il sindaco ha chiesto la massima attenzione sulla necessità che sia garantita la sicurezza interna ed esterna alla struttura, se necessario anche con un incremento della presenza delle forze dell'ordine sia nella cittadina, che in tutto il territorio.

"È stato confermato l'impegno ad esentare il Marghine dai centri di accoglienza straordinaria, finora respinti con fermezza dall'amministrazione comunale - dice ancora Succu - ed è stato ribadito invece l'impegno dell'Unione dei Comuni del Marghine nel portare avanti l'adesione alla rete Sprar sulla micro accoglienza diffusa".

Contrarie le minoranze con Giuseppe Ledda, che sollecita il referendum.

"Il consiglio comunale, nella sua interezza, non ha ha espresso finora nessun parare favorevole".

Anche il Movimento Cristiano con Gina Falchi, chiede che il sindaco incontri la popolazione per decidere.
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