Cassa integrazione per i lavoratori dell'inceneritore di Tossilo, fermo da mesi
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Cassa integrazione per i lavoratori dell'inceneritore di Tossilo, fermo ormai da qualche mese.
Se non accadono fatti nuovi, dal primo gennaio 2017, quindici dei 38 lavoratori che operavano nell'inceneritore di Tossilo saranno collocati sotto l'ombrello dell'Inps.
Si tratta in particolare del personale addetto ai trasporti, ma la stessa sorte potrebbe toccare agli altri dipendenti, qualora non si trovasse una soluzione al gravissima incertezza, sorta dopo la bocciatura del Tar.
Nonostante tutto resta fermo l'impianto di compostaggio, che poteva dare lavoro a 5 persone, mentre la piattaforma del differenziato, (separazione della plastica, barattolame e alluminio), che poteva dare lavoro ad una decina di persone, realizzata due anni fa, non può funzionare perchè non c'è l'autorizzazione dei Vigili del Fuoco.
Per quanto riguarda il compost, mentre a Chilivani non si riesce a soddisfare la richiesta, a Tossilo non si riesce a venderne manco un etto e viene sparso davanti allo stabilimento.
Ora si attendono gli sviluppi del patto per lo sviluppo, dove l'inceneritore è finanziato con 38 milioni, mentre quello finanziato dalla Regione con 42 milioni è stato bocciato dal Tar.
Gli ambientalisti che al Tar hanno fatto ricorso, chiedono che i lavoratori vengano occupati nelle operazioni di riciclo.
La parola alla Regione.