In cassa ha 20 milioni di euro tra risorse regionali e ministeriali.

Ora per Bitti si tratta di individuare i progetti migliori per investire questo tesoretto destinato a mitigare il rischio idrogeologico del centro abitato e del territorio.

Un problema emerso in tutta la sua gravità nella terribile alluvione del 2013 e che si presenta ciclicamente in occasione di ogni evento critico. Ieri nuovo summit tra l'amministrazione comunale e la Regione.

Per l'intera giornata l'assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda ha incontrato il sindaco Giuseppe Ciccolini e gli uffici tecnici.

Al vaglio le diverse soluzioni per mettere in sicurezza il paese attraversato da fiumi e torrenti: dalle ipotesi delle gallerie idrauliche, alle vasche di laminazione con il potenziamento dei canali esistenti, fino alla delocalizzazione con la demolizione degli attuali manufatti e la ricostruzione ex novo di strutture maggiormente capaci di tenuta.

I tempi per individuare la strategia da seguire sono strettissimi. Tra dieci giorni tutti gli attori si troveranno ancora davanti a un tavolo per decidere le modalità di intervento.
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