Basta inceneritore.

Il finanziamento previsto nel Patto per lo Sviluppo della Sardegna, pari a 38 milioni di euro, per la realizzazione di un nuovo inceneritore dei rifiuti a Tossilo, deve essere stralciato dal patto e le risorse destinate ad interventi alternativi all'incenerimento.

È quanto chiedono i comitati ambientalisti Non Bruciamoci il Futuro e Zero Waste Sardegna al presidente della Regione Francesco Pigliaru e al consiglio regionale. Nel documento i comitati scrivono: “L’operazione inserita nel Patto per lo Sviluppo, non solo è sconcertante perché interviene dopo una sentenza del Tar che ha annullato tutti gli atti autorizzativi ed endoprocedimentali per la realizzazione del revamping di Tossilo, ma è scorretta e molto discutibile anche sul piano economico-finanziario.

L’intervento si configura infatti come un doppio finanziamento in quanto il revamping era già stato completamente finanziato con fondi regionali (42 milioni di euro) fra l’altro considerati fuori scala dai giudici amministrativi”.

I comitati quindi chiedono a Pigliaru e ai consiglieri regionali lo stralcio del finanziamento dal patto per lo sviluppo. “Quelle risorse- scrivono i due comitati- devono essere destinate ad interventi e progetti alternativi all’incenerimento, per uno sviluppo sostenibile e duraturo anche nel settore della gestione dei rifiuti.

“In questo contesto, insistere sul vecchio modello, rappresenterebbe un ulteriore rischio per la salvaguardia del posto di lavoro dei circa 40 operatori attualmente occupati nella piattaforma di trattamento dei rifiuti di Macomer”.
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