Nomine in Regione, il pm chiede 2 anni e 10 mesi per Vivarelli, capo di gabinetto di Solinas
Verso la conclusione il processo con rito abbreviato. La difesa ha invece sottolineato l’assoluta correttezza dell’operato della collaboratrice del governatoreIl tribunale di Cagliari (Archivio L'Unione Sarda)
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Due anni e dieci mesi di reclusione. È la condanna richiesta dal pubblico ministero di Cagliari Andrea Vacca, al termine della requisitoria al processo, con rito abbreviato, che vede coinvolta il capo di Gabinetto della presidenza della Regione Sardegna, Maria Grazia Vivarelli, accusata di concorso in abusi d'ufficio con il governatore Christian Solinas e, da sola, di induzione indebita nell'inchiesta sulle nomine di due direttori generali: Silvia Curto alla presidenza e Antonio Pasquale Belloi alla Protezione civile.
L’assessore regionale agli Affari generali Valeria Satta è invece accusata di abuso d'ufficio e tentata concussione.
Su Solinas (oggi assente in aula, per lui udienza slittata a lunedì prossimo) e Satta pende una richiesta di rinvio a giudizio, mentre la capo di gabinetto Vivarelli ha chiesto di essere processata con l'abbreviato.
Secondo la Procura, la posizione di alto profilo della Vivarelli avrebbe indotto il direttore generale degli Affari generali Carmine Spinelli a firmare l'incarico a Belloni, ritenuto dalla Procura non in possesso dei titoli necessari.
Di diverso avviso il difensore di Vivarelli, Rinaldo Lai, che ha sottolineato l'assoluta correttezza nei comportamenti della sua cliente.
(Unioneonline/l.f.)