BONO Tutti gli elementi del giallo: la sparizione di un imprenditore facoltoso, il contemporaneo pestaggio di un suo compaesano con cui sarebbe andato a Villacidro, il telefono che squilla inutilmente per cinque giorni. La denuncia dei familiari presentata alla caserma dei carabinieri di Bono a settantadue ore dalla scomparsa.

IMPRENDITORE Ora tutti cercano Piero Mulas, imprenditore di Bono di 55 anni, titolare di un negozio di abbigliamento, alcuni supermercati e un ristorante in paese. Dell'uomo si sono perse le tracce la mattina di giovedì quando ha lasciato il locale Le Tre Rose, in cui ha la sua abitazione, per raggiungere Villacidro dove avrebbe dovuto perfezionare l'affiliazione del supermercato con una grossa catena alimentare isolana.

CAGLIARI Un viaggio in compagnia di un compaesano, Daniele Nudda, di 34 anni: ritrovato pestato a sangue in via Jenner a Cagliari la sera di venerdì 12 marzo. E le due storie si incrociano, adombrando una sull'altra ipotesi investigative e scenari inquietanti. L'inchiesta è seguita dalla procura di Nuoro, ma dell'accaduto sono stati informati anche i magistrati della Dda di Cagliari.

RICOSTRUZIONE Piero Mulas la mattina di giovedì si allontana da casa. Alla moglie riferisce che deve andare a Cagliari con Nudda, con cui è in trattative per vendere il supermercato in paese. La notte non rientra, ma la moglie e i due figli non si preoccupano. In altre occasioni Mulas si è allontanato da casa per un paio di giorni senza avvisare. Lo chiamano al telefonino: squilla per otto volte, poi si inserisce la segreteria telefonica. I familiari capiscono che è successo qualcosa il sabato quando le voci di paese riferiscono del pestaggio a Cagliari di Tanino Nudda. Domenica la figlia bussa alla caserma dei carabinieri. Presenta la denuncia di scomparsa del padre, racconta quanto riferito dalla madre. I carabinieri avviano le ricerche, il telefono sino a martedì squilla a vuoto. I carabinieri di Bono interrogano Nudda nell'ospedale di Cagliari dove è ricoverato. Ma lui nega e continua a fornire la versione della rapina di tre malviventi. Di Mulas nessun accenno: «Ero da solo», racconta.

IPOTESI INVESTIGATIVE Campo aperto. Niente è escluso. Non è scattato il piano antisequestri e i carabinieri del comando provinciale di Sassari per ora seguono la pista dell'allontanamento volontario. Alcune tracce condurrebbero gli inquirenti verso Olbia, dove Mulas sarebbe andato in compagnia di un amico proprietario di una villa nella costa gallurese. Ma sette giorni lontano da casa sono troppi anche per un colpo di testa.

PAURA Con il passare delle ore avanzano ipotesi investigative sempre più preoccupanti. Quella del sequestro sembra la meno probabile, ma l'informativa inviata alla Dda di Cagliari significa che non è del tutto esclusa. Un sequestro lampo, per esempio, che per chissà quale motivo non si è riuscito a definire. Ad insospettire gli inquirenti anche la collaborazione a corrente alternata della famiglia, la denuncia arrivata in ritardo. L'ipotesi del sequestro non è marginale anche per le condizioni economiche del Mulas: facoltoso e con disponibilità liquide.

TRAGEDIA Non si esclude, naturalmente, anche l'ipotesi più drammatica. Il regolamento di conti, il fatto di sangue. Ancora di più se dovesse essere confermato il legame tra la sparizione dell'imprenditore con il pestaggio di Nudda. Oggi a Nuoro si terrà un vertice tra gli investigatori e la Procura e si decideranno anche le prossime mosse investigative.

MAURIZIO OLANDI
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