«Mio figlio è innocente, ho le prove»Il padre di Federico Meli: ecco il filmato
I genitori del giovane di Palmas Arborea condannato a 14 anni per omicidio in concorso svelano: quella sera nostro figlio era vestito di nero come hanno detto i francesi. Oggi un corteo silenzioso in città.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tra dubbi e sospetti, loro hanno una certezza: «La sera del 31 gennaio nostro figlio indossava pantaloni neri e felpa scurissima». Sfogo di padre e madre di Federico Meli: «Le immagini girate dalle tre telecamere che sorvegliano il quadrivio tra via Garibaldi e via Serneste lo dimostrano chiaro». E a questo punto, sulla morte di Frederic Mondoloni, sorge una preoccupante perplessità.
IL DUBBIO Chi è il giovane con una camicia bianca, di cui parlano gli amici del giovane corso, che avrebbe invocato la morte del ventiduenne di Porto Vecchio mentre veniva massacrato di botte? Secondo il pubblico ministero era proprio Federico Meli di Palmas Arborea che è finito sotto processo (insieme a Giovanni Corodda di Simaxis e Marco Contini di Palmas, entrambi condannati a 30 anni) e si è beccato 14 anni di carcere per omicidio volontario. Avvocati, compaesani e familiari sono sicuri che sia innocente: vogliono farlo sapere agli oristanesi e per questo hanno organizzato un corteo che oggi (partenza alle 15 da piazza Manno) attraverserà il centro. «La sentenza è ingiusta: in carcere c'è un ragazzo che non ha responsabilità. - ripetono la mamma Anna Casu e il padre Ignazio Meli - Non può essere condannato solo per aver assistito a quella rissa».
LE IMMAGINI L'occhio elettronico della banca di via Mazzini inquadra Federico Meli alle 2.48: passa in via Garibaldi insieme ai due amici per raggiungere un pub di fronte alla chiesa di Santa Chiara. Due minuti dopo la rissa è già terminata: alle 2.50 la telecamera inquadra tue ragazzi che sicuramente hanno visto tutto. Non si sono mai presentati in caserma. Negli altri due minuti c'è un viavai di persone che osservano la scena. Poi arriva uno dei francesi coinvolto nella rissa: si nasconde tra due auto parcheggiate di fronte al Banco di Sardegna, poi fugge a piedi verso piazza Mariano. Eppure ai carabinieri aveva raccontato di essere stato caricato in macchina dai tre sardi e di essere stato scaricato in un'altra via. Meno di un minuto dopo la telecamera inquadra la Golf di Giovanni Corodda che esce da via Garibaldi contromano e parte veloce. Poi arriva l'ambulanza e poco dopo la polizia.
LA CAMICIA Il giovane che gridava «uccidilo, uccidilo», secondo il racconto dei francesi indossava abiti bianchi. Lo dice Alexis Petronio di fronte ai carabinieri il 2 febbraio: «La persona che urlava era vestita con una camicia bianca e aveva i capelli ingelatinati». Versione confermata da Vincent Messina e da Morgan Mylle, il quale aveva raccontato anche un altro particolare: «Della terza persona ricordo poco perché non ha partecipato». A questo punto i genitori di Federico Meli sfogano ancora il loro dolore: «Perché nostro figlio è in carcere? Il magistrato dice che non ha partecipato al pestaggio e le immagini confermano che non era vestito di bianco. Non basta per liberarlo?».
NICOLA PINNA