Per il sindaco di Segariu Andrea Fenu il tempo dell'attesa è finito. "Se non ci sono le condizioni non solo formali e burocratiche, ma anche gestionali e di sicurezza, il centro d'accoglienza dei migranti del nostro paese venga chiuso immediatamente".

Il primo cittadino lo ha chiesto con una lettera al al prefetto di Cagliari con una lettera ufficiale. Fenu ha definito "fatti gravi" gli episodi accaduti sabato pomeriggio nel centro di accoglienza dei migranti in via Sant'Ambrogio, gestito dalla Onlus "Solidarity". "Urla e liti all'interno ed all'esterno del centro, arrivati sino al lancio di pietre nella via pubblica. Per questo ho chiesto l'intervento dei carabinieri".

In effetti è scoppiata una lite fra migranti durante la distribuzione del pranzo. Un bisticcio degenerato e proseguito all'esterno con una ragazza che si è sentita male ed un lieve graffio al braccio di un altro migrante. Ma tanta tensione e paura, anche fra la popolazione di Segariu.

Il primo cittadino è per l'accoglienza, ma non con questo sistema di gestione: "Si corre il rischio che per colmare un'emergenza se ne inneschino nelle stesse comunità chiamate ad accogliere i migranti". Lo scorso 25 luglio sono arrivati i primi migranti a Segariu. Ora il centro di via Sant'Ambrogio ne ospita 24, prevalentemente di Eritrea, Burkina Faso e Nigeria.

"Già allora mi lamentai di non essere stato neanche informato del loro arrivo", ha incalzato il sindaco Fenu, "come non vengo mai informato delle partenze e dei nuovi arrivi". Non solo. "Le forze dell'ordine intervenute sabato mi hanno riferito che nella struttura c'era solo mediatore culturale. Una gestione inaccettabile. Se si prosegue così, meglio chiudere subito il centro".

Il primo cittadino ha concluso: "Oggi cercherò di parlare col prefetto ma anche con chi gestisce il centro d'accoglienza".
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