18 giugno 2016 alle 13:08aggiornato il 18 giugno 2016 alle 13:09
Lunedì a Tuili "Letti di notte": la maratona della lettura
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A Tuili lunedì notte non si dorme. Precisamente nella notte fra lunedì e martedì. Dal tramonto sino all'alba una lunga maratona dedicata al piacere della lettura. Una notte bianca del libro, della lettura e dei lettori. Così come accadrà stanotte in tante parti d'Italia. L'Auser di Tuili per il terzo anno consecutivo ha scelto di aderire all'iniziativa nazionale "Letti di notte", ma ha spostato l'appuntamento di due giorni, nella notte del solstizio d'estate. Dopo il prologo pomeridiano dedicato ai bambini, la lettura del breve testo teatrale di Nino Nonnis "Quel mattino di marzo del 1913" introdurrà i partecipanti nello spirito della manifestazione. Si inizierà intorno alle 21. Antonio Trudu, musicologo, che si sta occupando dell'organizzazione della maratona della lettura tuilese, promossa dall'Auser col patrocinio del Comune, ha detto: "Ci auguriamo che questa narrazione susciti nei partecipanti la voglia di condividere con gli altri le proprie storie, quelle scritte da loro stessi, ma anche quelle apprese leggendo i libri più diversi". Libri che raccontano storie e suscitano sentimenti. Il dolore nel racconto iniziale sulla morte di quattro donne, quattro cernitrici, addette alla pulizia dei minerali, che vennero travolte e uccise dal crollo di una griglia della miniera di Genna Arenas a Buggerru, in un mattino di marzo del 1913. Quattro storie interrotte di donne: Anna Rosa, che ha appena abbandonato i suoi giochi da bambina, Maria, giovane sposa in attesa del suo primo figlio. Ed ancora Anna, energica e battagliera attivista della Lega Minatori ed infine Laura, madre di tre figli. Il momento iniziale di "Letti di Notte" potrà contare sulla scenografia e la regia di Elena Accalai. Trudu ha aggiunto: "Il mondo di queste donne ha la stessa durezza, ma nella loro voce c'è la leggerezza dell'amore, la tenerezza per un cavallo cieco di miniera, il gioco ingenuo, il ricordo affettuoso di un minatore barbaricino o quello ammirato per la francese Lorine, dal grande cappello, moglie generosa e sfortunata del primo direttore della miniera". Una maniera magica di iniziare una notte, che gli organizzatori si sperano sarà scandita da tante altre letture e tante altre emozioni.
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